Corsica e Maremma, sei secoli di storia
comune
Come abbiamo già visto, negli ultimi anni si è
risvegliato un forte interesse per lo studio dei legami storici
fra la Corsica e la Toscana.
- Qualche mese fa abbiamo parlato del libro Corsica e Toscana
nell'Ottocento. Relazioni politiche, economiche e culturali fra
due regioni del Mediterraneo, dove Marco Cini ha ricostruito
la storia dei rapporti che legarono la Corsica e la Toscana durante
la prima metà dell'Ottocento.
Adesso è la volta di un'altra opera, Storie di Corsica
e di Toscana, che si concentra sulla parte meridionale della
regione italiana, la Maremma, e sugli scambi che la legarono
all'isola fra il Trecento e l'Ottocento.
Il libro, pubblicato da La bancarella (www.bancarellaweb.eu),
contiene una raccolta di saggi che ricostruiscono questi sei
secoli di storia comune. I rapporti fra le due regioni non si
esauriscono nel commercio, ma si radicano nella vita quotidiana,
toccando anche aspetti sociali e religiosi. A questo proposito
Pier Giorgio Zotti sottolinea che l'inno Dio vi salvi Regina
viene tuttora cantato a Buriano, un paese maremmano, durante
la processione che si tiene nel periodo pasquale.
Numerosi saggi sono firmati da Tiziano Arrigoni, che insegna
storia e letteratura al Liceo Scientifico Tecnologico di Rosignano
Solvay (Livorno). Il 7 novembre scorso Arrigoni ha presentato
Storie di Corsica e di Toscana alla Maison de la Corse di Marsiglia.
Nello stesso luogo si è tenuta la mostra Fra Piombino,
Maremma e Corsica, storie di uomini e paesi.
Arrigoni parla del flusso migratorio di coloro che partivano
dall'Appennino toscano per andare a lavorare nei boschi della
Maremma e della Corsica, facendo riferimento alle numerose fonti
storiche che attestano il fenomeno. Alcuni anni fa lo storico
piombinese fa ha pubblicato un libro sullo stesso tema (Uomini
dei boschi e della natura. Emigrazione stagionale dall'Appennino
toscano alla Corsica, XVIII-XX secolo, Pacini, Pisa 2002). In
un altro saggio Emanuela Malvezzi e lo stesso Arrigoni sottolineano
le reciproche influenze religiose fra le due regioni, attestate
da culti comuni.
Diversamente da molti altri libri su temi analoghi, il libro
è nato dalla collaborazione fra un'istituzione toscana
(il Comune di Piombino) e le strutture associative della diaspora.
Si tratta di una novità importante, grazie alla quale
si consolida la ripresa dei rapporti fra le due regioni.
Merita infine un cenno La bancarella, nata come libreria nell'immediato
dopoguerra e trasformatasi in casa editrice nel 2005. Si tratta
di un'esperienza interessante, fortemente legata al suo territorio
ma aperta al resto del mondo, come dimostra il suo catalogo.
Alessandro Michelucci |
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