La Pagina di: Gabriele Coscione |
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9788889971864 Coscione Gabriele, La lotta politica nel dopoguerra
nelle pagine dei giornali livornesi, p.192, ill. 20,00
Bross., Bib Del '900, n.9 2008. |
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LA LOTTA POLITICA DEL DOPOGUERRA |
La città di Livorno esce dalla seconda guerra mondiale
in condizioni disastrose, a tutti i livelli. I numerosissimi
bombardamenti alleati hanno lasciato distruzioni ovunque .Le
bombe alleate avevano semidistrutto la città senza risparmiare
il centro urbano, e non poche famiglie vivevano in situazioni
di emergenza in ricoveri di fortuna, impegnate nella lotta quotidiana
per la sopravvivenza in una situazione resa ancor più
drammatica dalla disoccupazione e dalla miseria, e purtroppo
non erano rare le notizie sui quotidiani locali di suicidi, dovuti
alla disperazione.
La miseria spingeva soprattutto le giovani donne sulla via della
prostituzione, alimentando il commercio delle segnorine
sempre contese dai soldati americani. Le autorità cittadine
facevano capo al sindaco comunista dott. Furio Diaz. Nonostante
tutte le difficoltà la vita tra la popolazione continuava,
ed il dibattito politico si presentava più che mai acceso
in vista degli importantissimi appuntamenti elettorali di giugno
e novembre, che dovevano decidere la nuova forma istituzionale
dello Stato ed il primo Consiglio Comunale eletto dalla popolazione
del dopoguerra. I leaders dei partiti come Togliatti e Nenni
venivano intervistati dai quotidiani locali, che spesso si trovavano
in polemica tra loro con accuse e risposte a firma dei direttori
dei quotidiani stessi, che erano Il Tirreno, La
Gazzetta livornese, Fides, La Parola
dei socialisti, Repubblica, ed altri ancora,
utilizzati per questa ricerca come fonti primarie. |
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9788889971888 Coscione Gabriele, Norme britanniche, sulla scelta
dei punti di sbarco in Toscana 1942, p.56 ill. 9,00 Bross.,
Bib Del '900 n.M-1 2008. |
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Norme britanniche, sulla scelta dei punti
di sbarco in Toscana |
La sconfitta degli italo tedeschi in Tunisia portò in
primo piano il
problema della difesa della penisola italiana, problema sentito
in
modo assai diverso dai due paesi dellAsse: per gli italiani
si trattava
sopravvivenza, mentre per i tedeschi la questione si riduceva
a tenere
gli eserciti Alleati il più possibile lontano dalle frontiere
tedesche; in
tal modo lItalia sarebbe diventata il bastione meridionale
del Reich,
come effettivamente avvenne nei mesi seguenti.
La difesa delle coste assunse così un carattere prioritario
negli alti
comandi italiani, ma la penuria di armi e di mezzi rendeva difficile,
se
non impossibile, provvedere alla creazione di un valido apparato
difensivo,
a meno di poter disporre di forti aiuti tedeschi. Il generale
Ambrosio, Capo di S.M., in un appunto per Mussolini redatto tra
la
fine di marzo e linizio di aprile 1943, aveva affermato
senza mezzi
termini che nella situazione attuale di forze e di mezzi
noi non siamo
in grado di impedire un poderoso tentativo di sbarco aereo-navale
contro le nostre coste |
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