Dopo la presentazione a Piombino al cetro soci Uniccop

ecco le foto della presentazione a Volterra

del libro "IL RAGAZZO CHE PERSE LA GUERRA"

di Valentino Venturi

ha presentato Tiziano Arrigoni


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 Grade successo... e numeroso pubblico....  19 maggio 2012 -Torre Toscano- HOME

     

 

 

 

 

 

 

 

 

 Intervento a "Latere" alla presentazione del Libro di Valentino da Parte di Fabrizio Longarini del'A.N.P.I. di Volterra.

 

Purtroppo non ci siamo mai liberati dalla mafia che si è nascosta anche dietro ai poteri forti "democratici" una volta che si paventa un cambiamento, vedi Beppe Grillo e le sue liste, ritornano in auge magari con la collusione di servizi segreti, bisogna interrompere le garanzie costituzionali per i mafiosi, bisogna continuare a colpire i profitti smisurati e sequestrare tutti i loro beni.

Ho sempre pensato che esistessero delle pareti immaginarie fra il bene e il male. Due blocchi di cemento armato che dividessero le trame delle nostre vite. Il bene da una parte, il male dall'altra: mai a contatto, sempre distanti. Il bene in un parco giochi, mentre la primavera bacia i fiori e riscalda l'aria. Il male sepolto in un container carico di cocaina che arriva dal Sudamerica. Il bene nell'aquilone che vola sua una spiaggia, in una serata con gli amici, in un libro, in una storia. Il male negli occhi di un assassino in fuga, di un disonesto, di un vigliacco. Il bene in una scuola. Una scuola come quella di Brindisi.
E' intitolata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e solo per questo sarei stato orgoglioso di frequentarla. Una scuola del Sud, di Brindisi. Puglia. Periferia. Distanza.

Il 19 maggio rimarrà per sempre nella storia di questo dannato Paese come il giorno della strage di Brindisi.

Proprio così, strage. E non solo perché quell'ordigno avrebbe potuto fare 100 morti anziché uno solo. Ma soprattutto perché Melissa aveva 16 anni. E a 16 anni sei un po' donna e un po' bambina, ma sai sognare ancora. Anche quest'Italia che crolla pezzo dopo pezzo.

Disumanizzare il Paese: è questo quello che vogliono.
Chi c'è dietro l'attentato di Brindisi? La Mafia, che vent'anni dopo Capaci ha voluto dar prova della sua intattaa potenza? La Sacra Corona Unita pugliese, destabilizzata dalle ultime inchieste e dagli arresti? Il terrorismo? O cos'altro?
E cosa pensa il ministro Cancellieri che solo qualche giorno fa aveva bollato il movimento No Tav come il pericolo più serio del nostro Paese?
Nei giorni scorsi a Genova hanno gambizzato un amministratore delegato dell'Ansaldo. Ci voglionc impaurire e tappare in casa, tartassati e poveri materialmente e culturalmente. Oggi a Brindisi si è sfiorata una tragedia che ricorda l'Italia di qualche decennio fa. E ora so soltanto che il male e il bene sono diventati la stessa cosa, alle otto meno un quarto di una mattina di primavera. Una mattina maledetta, prima di entrare a scuola.

FABRIZIO LONGARINI A.N.P.I. Volterra.