97878866150527 Dario Alfonso
Ricci LA LEGGENDA DEL FARO pp. 250 ill. A5 16,00
Collana I libri del mare n. 2 2013 |
Dario Alfonso Ricci è nato a Piombino il 17 Dicembre
1971, a quattro giorni dal solstizio dinverno, vive attualmente
a Baratti, frazione di Piombino.
Alle spalle della sua casa cè il promontorio di
Populonia, dalla torre antica dellaffascinante borgo si
può scorgere la scenografia bellissima dellElba
e delle altre isole dellArcipelago Toscano.
Lontano, nei giorni del Mistral che qui chiamano Ponente, si
vede il cupo profilo di Capo Corso e, oltre questo, ci si immagina
la distesa immensa delle grandi acque fino a Gibilterra, e poi
lOceano senza limiti.
Questo litinerario della fantasia di Dario Alfonso Ricci,
che forse parte dalla data di nascita del nonno materno, scrittore
e giornalista, lo stesso 17 dello stesso mese invernale, sotto
il segno del Sagittario. E le frecce del nipote, scoccate dai
luoghi dellinfanzia, vanno verso e oltre Capo Corso: verso
lOceano.
Questa seconda edizione della Leggenda del Faro,
opera scritta nel 1998, esce quando lautore ha ormai mutato
la sua vita e ancora di più i suoi orizzonti.
Infatti oggi, lautore, inserito nella vasta e multiforme
struttura della Protezione Civile Nazionale vive saltuariamente
anche ad Anguillara Sabazia sul lago di Bracciano, a pochi chilometri
dalla sede operativa della Protezione Civile, ma è quasi
sempre in qualche altro luogo vicino o lontano, essendo il suo
lavoro quello degli interventi nelle emergenze di tutti i tipi.
Così può essere in una zona terremotata, alluvionata,
disastrata o in qualche punto del Mediterraneo ove si sia verificato
un incaglio o un naufragio o comunque un fatto marittimo straordinario.
Infine, questa seconda edizione porta con sé lultimo
suo racconto Le monete del sogno che, scritto qualche
anno fa, ricorda linizio vero del suo profondo e magnifico
rapporto con il mare, il suo mare e quello di tutti
noi nati e vissuti su questo pianeta che pure chiamandosi Terra
è sempre il Pianeta degli Oceani.
Leggete dunque questa leggenda, forse leggermente
più matura della prima edizione, e siano i suoi racconti
e altrettanti fari a indirizzare ognuno di noi a percorrere tutti
i mari, i golfi, le rade e le coste che la vita ci pone davanti.
Per scoprire gli altri segreti che si celano allinterno
delle mura dellantico faro, i pensieri e le nuove iniziative
di Dario Alfonso Ricci, visita il sito internet: www.laleggendadelfaro.it.
Per contatti personali con lautore: riccidarioalfonso@libero.it |
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LA LEGGENDA DEL FARO
II edizione |
Lo scrittore Dario Alfonso Ricci è originario di un
territorio il cui panorama, tra boschi, scogliere e golfi, è
dincomparabile bellezza, luogo ricco di storia, cultura
e tradizioni, che conserva importanti tracce archeologiche del
suo nobile passato: lantica Etruria.
Nativo di Piombino, vive a Baratti, nella casa dove nellinfanzia
trascorreva lestate, a soli dieci metri dal bellissimo
mare toscano nelle cui acque cristalline da bambino,
guidato dalle amorevoli mani materne, mosse i primi passi, nelle
quali ama immergersi e che adora esplorare con la sua barca.
Nutrito e suggestionato dal contatto con la Natura, dalla presenza
dellazzurra distesa sconfinata, dai racconti, i fatti e
le facce di mare, non poteva non dispiegare la sua fantasia,
come in un fiume in piena, nella sua opera prima, il romanzo
La leggenda del faro, una bella storia in cui parla
di mare e di vento, di onde e di scogli, di navi e di barche,
di naufragi e di salvataggi, soprattutto delle storie e delle
leggende dei faristi, fedeli custodi, per oltre un secolo, fino
allautomazione, dellaffascinante lanterna marina:
il faro di capo Arocco.
Ricca di passaggi magici ed immagini poetiche, sempre lautore
guardando al mondo con gli stessi occhi incantati che aveva da
bambino, La leggenda del faro narra le vicende che
si snodano per oltre un secolo, dei faristi e degli altri personaggi,
intorno al leggendario faro di capo Arocco, dalla sua fondazione
allautomatizzazione, presenza viva, tangibile, animata,
quasi creatura vivente, dotata di proprie pulsioni
e volontà, in rapporto ambivalente con lUomo, ora
in armonia ora in conflitto, ora presenza benevola e salvifica
ora forza distruttrice e devastante, comunque sempre in sintonia
con la Natura.
Lultimo capitolo, poi, che, similmente ad una conchiglia
che racchiude in sé la perla preziosa, è il racconto
dellantefatto, il disvelamento delle motivazioni che hanno
spinto alla stesura del libro (che si pone a suggello della storia
ma avrebbe anche potuto costituirne lincipit), è
un finale perfetto e ad effetto; romantico, quasi magico appare
il verso finale, con lalternanza fra luce ed eclisse, espressioni
del faro che, per tutta la storia, ora ha illuminato ora ha celato,
ma anche metafora della vita, sempre in sospensione fra la chiarità
e lombra.
Vividi emergono lamore per il mare, la conoscenza dellelemento
e il rispetto che lAutore nutre per tutte le creature della
Natura in generale, la luna, il vento, le onde, gli scogli, gli
alberi e gli animali, e con forza simpongono i valori morali
in cui crede: il senso del dovere, la dedizione al lavoro, il
rispetto, lamore.
Una volta scritte, le parole più non appartengono allo
scrittore, e ciascuno le legge in modo personale, eppure in questo
romanzo è possibile rinvenire un significato universale
nel messaggio finale, affidato a Giovanni, il vecchio farista
che, nel congedarsi, raccomanda a Fausto:
«La natura ti aiuterà, lo ha fatto con tutti. Basta
rispettarla ed amarla».
Francesca Santucci |
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