
9788889971581 AA.VV. Storie di Toscana e Corsica, p. 72 ill.
€ 10,00 Bross., Cataloghi e mostre n. 2 2009. |
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Storie di Toscana e Corsica, |
Tutte le isole del Mediterraneo hanno conosciuto nella storia,
più della terraferma che potevano distinguere all’orizzonte,
vicende politiche ed economiche particolarmente difficili e complicate.
Come è noto, la repubblica di Pisa fu la prima, a partire
dal Medioevo a controllare per due secoli la Corsica; fu poi
soppiantata da un ben più lungo dominio genovese. La Toscana
continuò anche durante la dominazione genovese ad essere
presente nella vita corsa. Era d’altronde la terraferma
più vicina, con solo ottanta chilometri a dividerle e
con l’ausilio del “trampolino” costituito dall’Elba.
Quello che emerge dalla presente pubblicazione è un Mediterraneo
visto come un polmone necessario al respiro della sua gente;
un polmone che dà ossigeno in prevalenza alla vita umana,
ora all’una ora all’altra sponda, tra Corsica e terraferma,
in questo caso tra Corsica e Maremma o tra Toscana e Corsica.
Nei secoli dell’età moderna fu la Maremma disabitata
ed incolta, ricca di terre comuni, di potenzialità produttive
anche se malsana e malarica, ad attirare i lavoranti corsi nelle
sue campagne, incoraggiati a stabilirvisi da una politica di
popolamento. Arrivarono anche mercanti, si formarono comunità
corse che si integrarono localmente, si crearono fortune.
Diversi secoli dopo la storia dei flussi si capovolge. Dal periodo
francese in poi, e soprattutto tra Otto e Novecento, le migrazioni
stagionali vanno dai monti della Toscana alla Maremma, ma anche
alla Corsica Accanto a chi emigrava dalla Toscana alla Corsica
per cercare lavoro, sotto il fascismo si inserì anche
il fenomeno di fuorusciti per motivi politici.
Il flusso fra Toscana e Corsica, con le navi che partivano da
Livorno, è stato uno dei tanti movimenti migratori attraverso
il nostro mare.
Ci sono ora nuove navi nel Mediterraneo. Noi dovremmo avere la
saggezza della conoscenza al riguardo. |
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