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Ean 9788866152965

LAVORO, LOTTE SOCIALI, PRESENZA CRISTIANA IN PIOMBINO (1900-1950)
Giuseppe Fabiani
pp. 102 ft. 17x24 Ill. B/n anno 2024 € 18,00

Collana Bibloteca di Storia n. 48

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LAVORO, LOTTE SOCIALI, PRESENZA CRISTIANA IN PIOMBINO (1900-1950)

La storia del movimento operaio piombinese, interessantissima, si può trovare in qualche pubblicazione che rispecchia però ideologie opposte alle nostre. Volutamente vi si trascura di accennare, nei momenti di crisi delle fabbriche, in occasione di scioperi e, perché no, anche nello scorrere dei giorni sereni, sia alla voce che all'opera di concordia e di giustizia della Chiesa locale che, con i suoi Circoli, era sempre presente, sempre solidale con i più deboli, i più indifesi, dolente di non poter arrivare a sanare le ferite di tutti a causa di scarsità di mezzi.
Nemmeno si accenna, in campo politico, a quanto il Dott. Mina e gli altri amici del suo tempo e dopo, che attingevano al Vangelo le loro convinzioni, abbiano generosamente dato sé stessi per l'elevazione della nostra classe operaia e per il bene di questa città.
Speriamo che questi semplici appunti, sbucati fuori dalla memoria di un modesto operaio, possano incoraggiare qualche amico, dotato di cultura e buona volontà, a compiere uno studio più approfondito, più tecnico, che ricordi il passato di questa nostra terra e faccia meglio emergere quelli che sono i valori essenziali per l'uomo e la società.
Giuseppe Fabiani.

La rivisitazione di questo lavoro di G. Fabiani consente un excursus storico dei principali fatti avvenuti nella città di Piombino nella prima metà del secolo scorso. Dalla narrazione delle vicende politiche e dei rapporti fra Istituzioni, Associazioni e Partiti, emergono la asprezza e talvolta la violenza che si sono verificate nelle relazioni della vita comunitaria, prima durante il fascismo e poi nell’immediato dopoguerra.
L’autore sofferma la sua atten-zione soprattutto sulla presenza attiva e responsabile dell’am-biente cattolico, evidenziando la efficace testimonianza di uomini di cui ancora si conserva la memoria.
Fortunatamente, da allora il clima è cambiato: le ideologie sono scomparse, le relazioni fra i politici sono diventate più serene, anche se i cittadini di oggi manifestano meno sensibilità nei confronti della politica attiva.
La lettura è piacevole, ac-compagnata da immagini dell’epoca, ed in veste editoriale meno spartana di quella di trentasei anni fa.


"Mi rivolgo specialmente ai più giovani. Come ho detto in precedenza, dopo le rovine dell'ultima guerra, si era raggiunto un certo benessere; ora però, con rammarico, si sta assistendo ad un progressivo peggioramento morale, sociale e materiale. In campo morale, sta gradatamente scomparendo quella mutua assistenza e comprensione tra singoli, a qualunque età appartengano, mentre avanza l'egoismo, la sfiducia ed in campo sociale, l'arrivismo è giunto a creare dissidi e divisioni fra gli iscritti di uno stesso partito. La lacerazione dell'unità sindacale fra le tre maggiori Confederazioni dei lavoratori italiani dovrebbe far riflettere. In fondo, a farne le spese è sempre chi è più in basso, chi non ha rivalsa.
Per quanto riguarda il campo materiale, basta citare la tragica piaga della disoccupazione, specialmente fra i giovani. Nell'artigianato ci sono degli intoppi legali che rendono difficile l'inserimento dei giovani. Nell'industria, con le nuove tecnologie che avanzano, si produce sempre di più son sempre meno manodopera. Anziché assumere, si ricorre ai licenziamenti e al prepensionamento del personale.
Potrei fare riferimento a tante altre cose, ma credo di avere approfittato troppo, andando fuori dal mio compito. Però l'ho fatto con l'intenzione di stimolare i giovani ad impegnarsi con tutte le loro energie per contribuire a studiare e cercare di risolvere seriamente i pericoli che incombono sulla nostra società, e perché con volontà e collaborando con altre forze si possano aprire strade nuove di occupazione e di benessere per loro stessi ed i loro figli.
[…] L'avvenire è nelle vostre mani; lavorate per il bene di tutta la comunità. Ma state attenti: diffidate dai falsi profeti, che anch'essi si stanno facendo strada come l'erba malefica. Avete davanti a voi un quadro di tanti vostri compagni caduti nella rete, quasi senza scampo, della sfiducia e anche del terrorismo politico.
A voi, noi più anziani, pur con tutti i nostri limiti, abbiamo cercato di spianare la strada. Almeno, questo era nelle nostre intenzioni."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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