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STRATEGIE DI SISTEMA E GESTIONE SNELLA NELLE AUTORITA'
DI SISTEMA PORTUALE |
Luciano Guerrieri |
pp. 186 anno 2020
15,00 ill B/Ne colore |
EAN 9788866152088 |
Collana I libri del mare n.11 |
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LUCIANO GUERRIERI
è laureato in Economia e Commercio all'Università
di Firenze ed ha con-seguito un Master in Supply Chain Management
e Industria 4.0 presso la Business School de IL Sole24Ore. Ha
lavorato dal 1988 per la Compagnia di Navigazione Lloyd Sardegna
dove dal 1990 è stato procuratore ed institore presso
la sede del Porto di Piombino, occupandosi per taluni periodi
anche del Commerciale.
Nel 1995 è stato eletto sindaco della Città di
Piombino ricoprendo l'in-carico per due mandati.
È stato Presidente dell'Autorità Por-tuale di Piombino
e dell'Elba dal 2005 al 2013 e dal 2007 ha ricoperto anche il
ruolo di Vice Presidente dell'As-sociazione Porti Italiani (Assoporti).
Nei successivi 3 anni è stato nominato Commissario Straordinario
del mede-simo ente. Nominato nel 2017 fino a maggio 2019 Presidente
e CEO di Porto di Livorno 2000 Srl, società di gestione
del terminal e del servizio di accoglienza passeggeri e crocieristi
del porto di Livorno. Dal 2018 è Vice Presidente di Federlogistica. |
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STRATEGIE DI SISTEMA E GESTIONE
SNELLA NELLE AUTORITA' DI SISTEMA PORTUALE |
Le Autorità di Sistema Portuale (AdSP) nascono con
la riforma del 2016 attraverso l'accorpamento delle 24 ex Autorità
Portuali e governano attualmente un sistema nazionale costituito
da 58 porti con l'obiettivo di recuperare i ritardi, modernizzare
e rendere competitiva la nostra portualità, coordinare
le politiche di sviluppo infrastrutturale e logistico ed integrare
i retroporti, rilanciare lo sviluppo portuale con l'acquisizione
di nuovi traffici e contribuire al più generale sviluppo
economico del Paese. L'attenzione è stata spostata dal
singolo porto al sistema portuale gestito dalle AdSP ed in questa
nuova missione è diventato imperativo (e corretto)
pensare ed agire secondo una logica di sistema. Fare sistema,
coltivare relazioni in un clima di fiducia, interagire con tutti
gli attori del settore, sviluppare in concreto connessioni materiali
ed immateriali con un occhio particolare all'intermodalità
e all'ultimo miglio, perseguire il miglioramento tecnologico
ed energetico ambientale, curare l'acquisizione di competenze
e lo sviluppo del capitale umano, sono le basi dei compiti di
programmazione e di gestione delle AdSP. Con la istituzione delle
ZES e delle ZLS le AdSP hanno rafforzato ulteriormente il loro
ruolo di enti promotori di sviluppo assumendo un ruolo centrale
nelle politiche di attrazione e di insediamento di imprese. Occorre
pertanto definire una offerta insediativa attrattiva e competitiva
ed una conduzione in team che assicuri gestione snella e miglioramento
continuo, semplificazione amministrativa, agevolazioni finanziarie
e fiscali, innovazione. Nella fase attuale di grandi incertezze
e di cambiamenti globali accelerati molto dipenderà dalle
risposte che l'Italia e L'Europa sapranno dare per rendere il
nostro Paese più efficiente, flessibile e reattivo, anche
perfezionando le previsioni della riforma portuale che, tuttavia,
mantiene una sostanziale validità e richiede di entrare
in una veloce fase attuativa. In questo quadro, mantenere una
visione di insieme, pensare sistemico, cercare di vedere
la circolarità dei fenomeni, dialogare con la propria
comunità portuale e logistica può consentire alle
AdSP di leggere gli scenari e le tendenze in atto nel mondo ed
impostare una appropriata iniziativa nel proprio ambito operativo,
coerente con il quadro nazionale e sorretta da un senso
dell'urgenza che si concentra sul fare, sul conseguimento
degli obiettivi, sul creare innovazione, sviluppo sostenibile
ed occupazione. |
da pag 132 . riportiamo il progetto del futuro porto di
Piombino in liena con le nuove gestioni snelle dei porti:
"La sintesi concettuale del progetto di mitigazione paesaggistica
del porto di Piombino nasce dallidea di prolungare leffetto
visivo della costa naturale del golfo fino a sopra le dighe foranee
del Molo Sottoflutto e del Molo Sopraflutto. La trasposizione
del linguaggio e dellimmagine della natura come matrice
progettuale per inventare una matrice artificiale in grado di
mitigare la piattaforma e gli edifici industriali retrostanti
in progetto e definire una continuità tra lelemento
naturale spiaggia-alberi con quello artificiale diga-elementi
verticali.
Sul contrafforte in calcestruzzo dei due moli foranei suddetti
si prevede quindi di realizzare degli elementi verticali tubolari
a sezione circolare1 ad altezza variabile e non perfettamente
verticali ma con forme pregiate che ripropongono lidea
stilizzata ed artificiale di un fusto di albero o di canna;
questi elementi concorrono alla definizione di una quinta semi
trasparente che arriva ad una altezza sul livello del mare di
circa 21,5 metri e che è in grado di mitigare limpatto
degli edifici industriali esistenti o che verranno realizzati
sulla piattaforma portuale oltre a riproporre quel segno di continuità
con la costa naturale.
Inoltre, riprendendo una veduta di Piombino di in famoso quadro
che ritrae la parte fortilizia di Piombino sono state previste
nel progetto tre torri verticali di 45 metri con funzione caratterizzante
e con lo scopo di concentrare lattenzione dellosservatore,
di cui una da adibire a torre piloti. Fin qui il senso del progetto
di mitigazione paesaggistica. I tubolari metallici verticali
che sopra abbiamo descritto hanno in realtà, tutti insieme
2830 circa, la funzione di ospitare un impianto fotovoltaico
con caratteristiche innovative costituito da celle applicate
sulle superfici dei tubolari, per una produzione complessiva
di circa 2.000.000 di kwh.
Per concludere, riteniamo utile riportare di seguito alcune figure
illustrative del progetto appena descritto che significativamente
spiegano chiaramente la natura creativa delliniziativa,
ma soprattutto la sua rispondenza al fine perseguito dallAP,
ovvero fare interagire più obiettivi ambientali strategici
e qualificati con il medesimo progetto.......
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