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IO PAOLONELLA

"CITTA' DELLA GIOIA " CALCUTTA
Paolo Meoni
pp. 162 ill. f.to A5 anno 2024 € 15,00
Collana Nuovi Autori n. 60
Paolo Meoni (classe 1957) inizia la sua avventura di scrittore nel 2020 scrivendo il racconto breve “Vapore” con cui vince il primo premio del “1° Concorso Letterario Pro Loco Torrenieri” e che nel 2021 risulta finalista al premio nazionale “Alberoandronico” nella sezione letteratura.
Successivamente decide di mettere alla prova la sua vena creativa con la scrittura del romanzo breve “Il Campanello” e con la raccolta di racconti goliardici “Storie di un distributore di benzina”. A questo fa seguito un secondo romanzo: “Dammi la mia vita”. Infine questa sua ultima opera di taglio completamente diverso: il racconto autobiografico dei molteplici viaggi a sfondo sociale che Paolo Meoni ha effettuato in India e in Africa.
Sensibile esploratore dell’animo umano nei suoi molteplici risvolti, nei suoi testi riesce a trasmettere al lettore la tranquilla e piacevole felicità delle piccole cose.

 

 

 

 

 

IO PAOLO NELLA "CITTA' DELLA GIOIA" CALCUTTA

La decisione di provare un viaggio diverso, l'acquisto di un quaderno su cui scrivere un diario dei fatti e delle emozioni che questa esperienza potrà regalare. Inizia così una nuova avventura di Paolo che da scrittore di romanzi questa volta racconta un pezzo della sua vita facendoci conoscere il mondo del volontariato in India.
Tutto inizia da Calcutta, in uno dei centri di Madre Teresa, con tanta paura di non farcela ma tanta voglia di aiutare e conoscere gli altri e prosegue per sedici anni con altre dieci esperienze diverse ma sempre più arricchenti.
Con questo libro, composto sia da vicende e riflessioni personali che di storie degli “incontri”, Paolo ci apre una finestra sul significato e sulla realtà di questo tipo di volontariato, dove aiutare gli altri può significare soprattutto aiutare anche se stessi.

Paolo, uno degli “angeli che lavorano nel silenzio”, come dice egli stesso nella sua dedica, descrive in modo magistrale l'esperienza di un volontario che ha prestato la propria opera in varie parti del mondo, in special modo a Calcutta, la metropoli indiana scelta da Madre Teresa per iniziare il suo lavoro in mezzo ai più poveri tra i poveri. Col suo esempio la piccola e minuta suora albanese ha stimolato migliaia di giovani e meno giovani a vivere e condividere la lotta nei confronti del male e della povertà, restituendo dignità a milioni di uomini “esclusi”, e dando una nuova fiamma di speranza al loro ma anche al nostro futuro.
Paolo qui in prima persona descrive le sue esperienze di volontario sollecitato da un profondo amore per il prossimo, amore che è ricambiato dalla “gioia” di vederlo sorridere, crescere, emanciparsi in una vita degna di essere vissuta.
Giorno per giorno la sua testimonianza ci coinvolge, ci apre nuovi orizzonti e ci stimola a seguirlo sia idealmente che nella pratica, invitandoci a essere pronti a seguire le sue orme.
E qui infatti Paolo, il dispensatore di sorrisi, tra le altre cose ci racconta di amici che hanno voluto emularlo in questa grande missione, missione che porta a una sola vera conclusione: e cioè che, come dice-va San Francesco, “solo dando si riceve”


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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