P. Carlo Uccelli si è spento nella Casa Madre di Parma
la domenica del 5 dicembre 2021, intorno a mezzogiorno, dopo
una malattia fulminea e aggressiva. Aveva 82 anni compiuti, essendo
nato il 22 giugno 1939 a Piacenza. La morte lha trovato
circondato dai confratelli saveriani e da Emma Gremmo, che ha
rappresentato le numerose fraternità missionarie che sono
state parte del suo percorso missionario.
La vita missionaria di p. Carlo è ricca della ricerca
di innovazioni nei me- todi missionari. La storia della sua vita
inizia e finisce in Italia, tranne i dieci anni di immersione
nella Repubblica Democratica del Congo (19751985), che
hanno avuto un impatto significativo sul suo ruolo di animatore
di fraternità evangelizzatrici. Carlo realizzò
per la prima volta il suo sogno di una fraternità evangelizzatrice
in questa remota terra africana. La sua era una comunità
mista dove sacerdoti, laici e una famiglia ascoltavano insieme
la Parola, condividevano la vita del popolo e cercavano di evangelizzare,
ognuno secondo il suo stato, attraverso valori evangelici incarnati.
Al suo ritorno in Italia, assieme a Emma Gremmo, aveva creato
il Centro Fraternità Missionarie di Piombino (Diocesi
di Massa Marittima, Livorno) che da 1986 al 2019 si era dedicato
alla formazione e allaccompagnamento delle fraternità
cristiane che, in Italia e altrove, narrano la presenza missionaria
vissuta da comunità cristiane e non solo da singoli religiosi/e.
La sua ultima destinazione era stata a Modica (Ragusa), in una
comunità intercongregazionale, cioè formata da
religiosi e religiose al servizio dei migranti nonché
impegnata nella sensibilizzazione, sia della chiesa locale sia
della società civile, circa la dolorosa realtà
dellimmigrazione. A Modica, Carlo ha continuato la sua
vita da missionario, concentrata, stavolta, sullaccoglienza
degli immigrati.
«Carissimo Carlo,
tu vivi ancora. Eccomi, in questo momento con quella bellissima
poesia africana di di Birago Diop: I morti non sono morti [
]Permettimi
di sottolineare brevemente che la tua vita missionaria è
stata marcata da due aspetti ben distinti dal tipo di esperienze,
ma ben uniti [collegati, coinvolti] dalla loro finalità:
la tua missione in Congo e il tuo servizio in Italia a Piombino
e a Modica.
«Carissimo Carlo,
fu nel 1975 che toccasti la terra della Repubblica Democratica
del Congo dove sei rimasto per ben 10 anni, marcati da una esperienza
missionaria intensa, e direi anche innovativa e che certamente
ti aveva dato la spinta a creare dapprima un Centro di Fraternità
Missionaria a Piombino (Massa Marittima) e poi a vivere in una
Comunità inter-congregazionale a Modica (Ragusa) che,
per molti anni, sono stati un punto di riferimento formativo
per tanti missionari, preti, religiosi e laici» (p. Luigi
Lo Stocco s.x., al funerale a Parma, 9 dicembre 2021).
«Grazie a te, p. Carlo, da noi laici e laiche che abbiamo
vissuto con te, in forme diverse, lunico sacerdozio battesimale.
Accompagnaci ora, perché il nostro cammino discepolare
continui con coraggio e profezia. Ad-Dio. Carlo, padre, fratello,
amico!» (Emma Gremmo, al funerale a Parma, 9
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