EAN 9788866152798
DONNE DI MOVIMENTO
DONNE D'AZIONE
Il femminismo nella RTF (1968-1990)
Rosaria Vitiello
pp. 148 f.to A5 anno 2023 12,00
Collana Saggi & Studi n.39 |
EAN 9788866152367
TURNO DI NOTTE
Enrico Sole
pp. 160. f.to 17x 24 anno 2023 15,00
Collana Nuovi Autori n. 58 |
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Enrico Sole è nato a Castiglione della
Pescaia il 29 maggio 1900.
Ha pubblicato:
"Turno di notte", Belforte (1940) "Castiglione
della Pescaia nel cammino del tempo ed. Trilingue, Stiav
(1967); Piombino, Populonia e l'arco Etrusco sul Tirreno
ed, Trilingue, Grafica Toscana (1969);
"Castiglione una volta Nuova Grafica fiorentina (1975);
Caste-llione de Piscarìa Tip. Comm. Fiorentina
(1981).
Primo ex equo al Concorso opera inedita Gazzetta dei Lavoratori
1952 con, Passeggiata a Dachau; I° assoluto
con, Grattafumo; 1953. I° assoluto con La
terra dell'alba 1957; I° ex equo con, I battistrada
1962.
Ha collaborato alla terza pagina del Tirreno direttore
Athos Gastone Banti, dal 1949 al 1959.
Nel 1960 è ritornato da Piombino nella natia Castiglione
della Pescaia dove è morto il 13 ottobre 1981.
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DONNE DI MOVIMENTO DONNE D'AZIONE.
Il femminismo nella RTF (1968-1990) |
Una volta al potere, con le elezioni
politiche del 1933, Hitler attuò la sua politica autoritaria
e patriarcale. Hitler riteneva che alla donna dovesse essere
assegnata solo la funzione procreativa, per svolgere il ruolo
di lavoratrice solo nell'ambito domestico. Questo pensiero aveva
la sua realizzazione anche nel settore economico: la donna, anche
se occupava posti di lavoro nella pubblica amministrazione, rappresentava
anche un sostegno dell'uomo. .....
La nascita delle prime associazioni
femminili nella Germania del secondo dopoguerra
Nell'immediato dopoguerra le donne, in Germania, giocarono un
ruolo fondamentale nella ricostruzione del Paese.
Questo fu uno dei motivi principali per cui le donne rivendicarono
i loro diritti civici e politici. Già nel 1945 nacquero,
sia all'est che all'ovest, associazioni femminili. Nel 1947 la
Deutsche Frauenarbeit e la Deutsche Frauenbund, nate nell'autunno
del 1945, si fusero alla Demokratische Frauenbund Deutschland
(associazione democratica delle donne della Germania), che presto
entrò a far parte della Internationale Demokratische Frauenfoderation
(confederazione democratica internazionalista delle donne).
Nelle tre zone occupate dell'ovest (dalla Francia, dall'Inghilterra
e dagli USA) venne fondata, il 5 settembre del 1947, la Deutsche
Frauenring1 della Repubblica Federale, con l'intento di coordinare
le associazioni femminili di carattere culturale e professionale.
La fondatrice (presidente fino al 1952) fu Theanolte Bahnisch,
di Hannover. L'associazione cercava di agire presso i partiti
rappresentati alla Camera dei Deputati.
Le continue petizioni e risoluzioni indirizzate ai comuni ed
al Parlamento federale non riguardavano solo il lavoro, ma anche
altre questioni: sgravi fiscali per le madri lavoratrici, partecipazione
delle donne agli organi decisionali in politica, nell'economia
e nelle pubbliche amministrazioni, l'uguaglianza salariale e
la giustizia sociale. L'Associazione Femminile Democratica Tedesca
tentò, con l'intervento pubblico, di raggiungere gli obiettivi
sopra elencati, creando contatti informali ed unioni personali
con associazioni ed assemblee politiche. Dedicò particolare
attenzione, sin dal principio, ai rapporti internazionali, in
quanto aderente ad altre associazioni.
Nel 1951 venne fondato il Servizio d'informazione per le
richieste delle donne e, nel 1958, il servizio d'informazione
e circolo di lavoro delle associazioni femminili e di gruppi
femminili, che si occupavano dei problemi di lavoro. Le
socie di ciascuna associazione erano in media 40.
Il consiglio femminile principale tedesco chiedeva: uguaglianza
dei diritti ed opportunità per le donne, collaborazione
nella famiglia per avere più tempo e possibilità
di carriera nell'ambito lavorativo, portate avanti da diverse
associazioni. I membri delle associazioni e dei consigli provenivano
da classi differenti, ma avevano tutti gli stessi obiettivi da
raggiungere: discutevano delle misure legali a livello nazionale
ed internazionale, tentavano di fare il loro ingresso in politica,
prendendo parte a dibattiti e petizioni.
Le associazioni femminili puntavano a cambiamenti radicali in
direzione dell'uguaglianza dei sessi, per raggiungere la parità
giuridica ed utilizzarla a proprio vantaggio.
I membri dei Consigli delle diverse associazioni e le donne che
abbracciavano la causa per la liberazione della donna dalla società
patriarcale, contestavano il fatto che a causa della natura biologica
alla donna fossero attribuiti solo i ruoli di partoriente e custode
della famiglia.
Questo pregiudizio ostacolava l'emancipazione della donna in
società (sia nella famiglia che in altri ambienti, valevano
forti limitazioni, per lei naturali, in quanto dedita al sacrificio).
Con il risveglio della forza femminile, si doveva ribaltare questa
situazione, per raggiungere la fondamentale parità dei
diritti. Tra gli obiettivi da raggiungere erano la revisione
della tradizionale divisione dei ruoli e l'annullamento dei privilegi
maschili.
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TURNO DI NOTTE |
Nel 1935 il Dopolavoro Aziendale La Magona
d'Italia di Piombino, espressione della fabbrica siderurgica
cittadina di banda stagnata, pubblicava un libro sulla secolare
storia della città Storia e leggende della città
degli Appiani e dei Boncompagni Ludovisi di Enrico Sole. Si trattava
per la dirigenza della grande industria cittadina di recuperare
la tradizione storica piombinese, stravolta da decenni di sviluppo
industriale, duran-te il quale l'antico centro storico si era
trasformata in una modesta appendice della città- fabbrica,
conoscendo anche trasformazioni dovute al bisogno di case degli
immigrati nelle fabbriche fin da inizio secolo. Proprio fra gli
anni Venti e gli anni Trenta si era sviluppato un filone di ricerche
erudite, legate a personaggi come Romualdo Cardarelli o Rodriguez
Velasco, che cercavano, con esiti più o meno validi, di
creare una tradizione cittadina ad uso e consumo di una modesta
borghesia urbana che ricercava una dimensione che in qualche
modo si staccasse dalla massificazione della fabbrica e che trovava
ulteriore espressione nel quieto vivere provinciale del liceo
cittadino. E tra questi personaggi si inserì Enrico Sole
autodidatta con i suoi scritti, tra cui questo Turno di Notte,
dove con uno stile realistico descrive la nascita della fabbrica
(La Magona), la vita della città industriale, i ritmi
nello stabilimento, le aspettative e le gioie e i dolori di una
classe operaia negli anni Trenta e che fa dell'opera di Sole
non solo un gradevole testo letterario, ma anche una testimonianza
vivace della vita piombinese di un'epoca ormai tramontata.
(Tiziano Arrigoni)
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