La Pagina di: Uliana Angiolini

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EAN 9788866152750
COGLI L'ATTIMO
"Carpe diem"
Uliana Angiolini
pp. 84 . f.to A5 anno 2023 € 10,00

Collana Poesia n. 44

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  EAN 9788866152367


TURNO DI NOTTE
Enrico Sole
pp. 160. f.to 17x 24 anno 2023 € 15,00

Collana Nuovi Autori n. 58

Enrico Sole è nato a Castiglione della Pescaia il 29 maggio 1900.
Ha pubblicato:
"Turno di notte", Belforte (1940) "Castiglione della Pescaia nel cammino del tempo” ed. Trilingue, Stiav (1967); “Piombino, Populonia e l'arco Etrusco sul Tirreno” ed, Trilingue, Grafica Toscana (1969);
"Castiglione una volta” Nuova Grafica fiorentina (1975); “Caste-llione de Piscarìa” Tip. Comm. Fiorentina (1981).
Primo ex equo al Concorso opera inedita “Gazzetta dei Lavoratori “ 1952 con, “Passeggiata a Dachau”; I° assoluto con, “Grattafumo”; 1953. I° assoluto con “La terra dell'alba” 1957; I° ex equo con, “I battistrada” 1962.
Ha collaborato alla terza pagina del “Tirreno” direttore Athos Gastone Banti, dal 1949 al 1959.
Nel 1960 è ritornato da Piombino nella natia Castiglione della Pescaia dove è morto il 13 ottobre 1981.

 

 

 

 

 

 

COGLI L'ATTIMO "CARPE DIEM"

 

 

La poesia è stata ricoperta in quest'ultimo periodo: addirittura è nata a Roma nel 2011 la libreria e caffè letterario “LibraPoetica” i cui promotori affermano “Si sarebbe potuto aprire un negozio di cellulari e sarebbe stato forse più remunerativo. Il libro di poesia è ritenuto pregiudizialmente non vendibile.[...] Noi confidiamo che la poesia abbia un suo spazio, perché risponde ai bisogni di chi vuole credere a valori più alti della materialità”.
Noi come editori, abbiamo iniziato la nostra attività, già nel 2005, proprio con una collana dedicata alla poesia e ne abbiamo constatato in questo frattempo il suo valore rivoluzionario, di proposta e di vera interprete del presente e del futuro, a differenza del numeroso bla, bla... dei romanzi, dei giornali, della televisione, dei Facebook generici e Twitter. La poesia è temuta da sempre dai manipolatori della verità perché essa è onesta, vera, profonda e non mente a se stessa e non può essere manipolata. Essa è la verità è musica e, come la musica nasce dalle sensazioni più profonde, le compenetra e produce un magnifico suono che si sparge nello spazio e che commuove i cuori di “carne” suscitando emozioni diverse e sempre irripetibili.

«Dono grande sublime / o terra o Dio mi hanno dato / viver bene io vorrei/ per render grazie a lui o lei...» Niente di meglio può introdurre la poesia di Uliana, una poesia piena di emozioni sentimenti, ricordi, speranze. È una poesia pregna di odori, sapori, scoperte e un inno alla vita di cui sa apprezzarne tutte le sfumature.
Uliana centellina, verso per verso, le emozioni che gli provengono dalle sue osservazioni dell'ambiente e delle persone circostanti di cui sa cogliere anche gli sguardi, i comportamenti «Altri in altre strade se ne vanno. /L'orizzonte è lontano /andiamo e veniamo /ci seguiamo ci incrociamo,/ talvolta senza vederci ci urtiamo...»
C'è anche un richiamo esplicito a Calliope la musa della poesia « Non è rapida la notte, / i sogni che non riesco a carpire. / I miei occhi, lanterne nel buio, / e tu il fiato che le appanna. / La mattina, appena sveglia / con il sole; un vento di fuoco / mi passa accanto. Lo seguo/ cercando di capire / da quale parte viene la poesia...
Non mancano dei riferimenti alla famiglia e agli affetti che sono la causa principale che l'hanno “costretta” a scrivere e a rivelarsi al mondo; soprattutto quello per suo figlio Stefano, che ha dovuto affrontare tante difficoltà che ha saputo superare inaspettatamente con gioa. « Sei un angelo/ rimasto sulla terra/ per vegliare su di me/ e guidare la mia vita./ La tua sofferenza / è anche la mia, ma / entrambi siamo/ sereni e felici / Siamo in riva al mare / il cielo è terso e sereno. / L'acqua chiara di cristallo / accarezza i nostri piedi...»
Insomma un infinita collana di “perle” in versi che spaziano nei molti aspetti delle esperienze di vita, di incontri, di amici, di affetti perduti come “La nonna” «Burlona sempre pronta al gioco » ma che un incidente toglie alla vita. Oppure come al marito Lele a cui sono dedicate diverse poesie « Se avrò fortuna,/ un giorno/ riuscirò a dipingere / i tuoi occhi / con i colori della /mia anima.»

Inoltre non mancano diversi “effluvi” verso la natura o il paese natale.
«Grandi alberi con braccia/ alzate ancora in parte spoglie/ aspettate il temporale e / qualcuno a cui parlare/ del regno vegetale, oggi minacciato./ Primavera in arrivo./...»

«Ti chiamano la piattaia, talmente sei arrampicato, /una casa sull'altra, dominando del Cornia/ tutta la vallata; è il paese dove sono nata./ Etrusco e poi medievale, si erge su un cucuzzo/ accanto al monte Calvi, della nostra Maremma....»

Le poesie di Uliana sono da gustare, verso a verso, al pari delle note musicali e piano piano saremo coinvolti piacevolmente nel “suo grande concerto”.
Henry

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 TURNO DI NOTTE

 

Nel 1935 il Dopolavoro Aziendale La Magona d'Italia di Piombino, espressione della fabbrica siderurgica cittadina di banda stagnata, pubblicava un libro sulla secolare storia della città Storia e leggende della città degli Appiani e dei Boncompagni Ludovisi di Enrico Sole. Si trattava per la dirigenza della grande industria cittadina di recuperare la tradizione storica piombinese, stravolta da decenni di sviluppo industriale, duran-te il quale l'antico centro storico si era trasformata in una modesta appendice della città- fabbrica, conoscendo anche trasformazioni dovute al bisogno di case degli immigrati nelle fabbriche fin da inizio secolo. Proprio fra gli anni Venti e gli anni Trenta si era sviluppato un filone di ricerche erudite, legate a personaggi come Romualdo Cardarelli o Rodriguez Velasco, che cercavano, con esiti più o meno validi, di creare una tradizione cittadina ad uso e consumo di una modesta borghesia urbana che ricercava una dimensione che in qualche modo si staccasse dalla massificazione della fabbrica e che trovava ulteriore espressione nel quieto vivere provinciale del liceo cittadino. E tra questi personaggi si inserì Enrico Sole autodidatta con i suoi scritti, tra cui questo Turno di Notte, dove con uno stile realistico descrive la nascita della fabbrica (La Magona), la vita della città industriale, i ritmi nello stabilimento, le aspettative e le gioie e i dolori di una classe operaia negli anni Trenta e che fa dell'opera di Sole non solo un gradevole testo letterario, ma anche una testimonianza vivace della vita piombinese di un'epoca ormai tramontata.
(Tiziano Arrigoni)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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