La Pagina di: Andrea
Panerini |
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EAN 97888661401
MAZZINI E LAMENNAIS, La
spiritualità del Progresso, Andrea
Panerini, A5 ill. pp. 104 10,000 Collana Mazziniana n.
2 2016 |
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MAZZINI E LAMENNAIS La spiritualità
del Progresso |
Nell'esaminare i due masterpiece dei nostri autori è doveroso
rimarcare anche la differenza cronologica che separa i due scritti.
Entrambi hanno avuto in varie epoche larga diffusione e furono
considerate alla stregua di testi sacri dai seguaci dei due pensatori.
Entrambi sono stati concepiti e scritti nella maturità
della vita dei propri autori. Entrambi sono condizionati da un'etica
del dovere che ha le proprie origine nella morale cristiana.
E tuttavia non mancano corpose differenze.
Le Livre du peuple fu pubblicato da Lamennais nel 1838 come ultimo
atto della netta presa di distanza dal precedente oltranzismo
montanista avvicinandosi a visioni comunitaristiche che anticipano
le posizioni che prenderà come deputato durante la breve
Seconda Repubblica (1848-1849).
I Doveri dell'uomo furono raccolti nella versione definitiva
nel 1860. In essi nulla è particolarmente nuovo ma è
riassunto il pensiero etico-sociale mazziniano in prospettiva
polemica contro la visione marxista della società, polemica
che era totalmente assente nel 1838 nello scritto lamennaisiano
e che porta Mazzini ad esasperare alcuni temi contrari alla lotta
di classe. |
Scopo di questa ricerca, mia tesi di laurea alla Facoltà
valdese di Teologia nel 2014 sotto la guida del professor Lothar
Vogel, è indagare i rapporti e le reciproche influenze
che Félicité de Lamennais e Giuseppe Mazzini hanno
vissuto e si sono scambiate in oltre vent'anni di rapporti epistolari.
È abbastanza scontato, percorrendo le loro biografie,
che il già anziano Lamennais abbia influenzato il giovane
Mazzini e non viceversa. Ma se seguiamo attentamente il percorso
di questa ricerca scopriremo che questo rapporto di dipendenza
evidente è meno assoluto e incondizionato
di quanto possa sembrare e che lo stesso francese sarà
di fatto, in qualche modo, condizionato dal discepolo italiano.
Per prenderne le distanze quando questi spinge troppo avanti
ma anche per chiedere un supporto organizzativo quando le avvisaglie
del 1848 cominciano a farsi sentire in modo prepotente.
Pur avendo due modi di concepire la religione assai diversi,
Lamennais e Mazzini porranno le basi per un cristianesimo democratico
e aperto alle massi popolari, una religione del Progresso dove
le sorti dell'Umanità sono e saranno magnifiche in quanto
il risveglio dei popoli, delle nazioni, attraverso - e questo
è parte dell'insistenza mazziniana per l'educazione -
l'emancipazione culturale e sociale delle masse.
Lamennais e Mazzini scandalizzano ancora oggi. Forse scandalizzeranno
sempre nella loro franchezza, il primo per il suo progressismo
antigerarchico e il secondo per il ribaltamento dei rapporti
tra Dovere e diritti, il primo per una vita all'inseguimento
della Verità nel cambiamento del proprio pensiero e il
secondo per una coerenza spinta fino al sacrificio di una vita
d'esule, il primo per aver predicato che Cristo è il Signore,
il secondo per aver negato la divinità di Gesù
ma al tempo stesso è il profeta di una nuova umanità.
Ma lo scandalo, come testimonia l'apostolo Paolo, è parte
integrante e fondamentale della fede cristiana: «noi predichiamo
Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per
gli stranieri pazzia» (1 Corinzi 1,23).
Due autori che scandalizzano oggi in maniera proporzionale a
quanto sono stati dimenticati ieri nella biografia della nostra
Nazione, sempre alla ricerca di facili taumaturghi invece di
concentrarsi sui valori essenziali che dovrebbero costituire
la Nazione stessa.
Come potrete vedere, la ricerca non è stata semplice e
non è priva d'incompletezza: molta parte dell'epistolario
di Lamennais non è facilmente usufruibile da parte dello
studioso italiano oltre a non essere tradotto, un'analisi ed
un confronto più accurato dei testi dei due autori avrebbe
forse portato frutti più copiosi su questo tema anche
se avrebbe esulato anche dalle dimensioni e dallo scopo di questa
ricerca che è quella, in maniera rigorosa eppure il più
possibile divulgativa, di mettere il lettore a confronto di questi
due grandi autori per la prima volta.
La tesi è stata rimaneggiata per successive scoperte,
per semplificare e cercare di limitare il linguaggio troppo accademico.
In tutta questa parzialità sono orgoglioso, nel piccolo,
di aver posto all'attenzione un rapporto spesso ridimensionato
o non approfondito anche da importanti studiosi del pensiero
mazziniano e di poter riscoprire in Italia, anche se in parte
infinitesimale, una figura come Lamennais, oscurata dal silenzio
e dalle censura da parte della Chiesa romana.
Andrea Panerini
Firenze, 20 gennaio 2016 |
L'
Italia, l'Austria e il Papa
Autore Mazzini Giuseppe
16,00
Dati 132 p., brossura (cura Panerini Andrea., Ciuffoletti
Z.)
Anno 2005
Collana Storica
isbn 88-902088-0-5 |
9788866150497
Andrea Panerini,
ITALIA PAESE CRISTIANO? p. 74 ill. . 9,00 Bross.. Opere
dello Spirito n. 3 |
9788889971017 Panerini Andrea, Poesie
sparse (1998-2003), p. 69 8,50 Bross., Poesia
n.0 2006. |
978888971635 Panerini Andrea, Litanie
Arabe, p. 28 7,00 Bross., Poesia n. 19 2010. |
Andrea Panerini,
Elementi così sospetti e poco desiderabili Le persecuzioni
razziali in Val di Cornia (1938 -1945). p. 66 ill. .
9,00 Bross.. Bib. Libro Volante n. 2 2012 |
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