978886615063395
EDUCARE AL PENSIERO Nella scuola dell'infanzia
e primaria p.102 ill., 12,00 A4 Bross.
Collana Saggi & studi n.27 2013. |
Francesca Peccianti, Piombino (LI), classe 1974, diplomata al
Liceo Classico "G. Carducci" di Piombino, si è
laureata in Filosofia delle Religioni nell'anno 1997 presso l'Università
degli Studi di Pisa sotto la guida del Prof. Adriano Fabris.
Collabora, dal 1998. con l'Università della Terza Età
di Piombino e dell'Elba Orientale e dal 2009 con la Casa di Reclusione
"La Fortezza" di Volterra, dove insegna Storia ed Educazione
al Pensiero.
Appassionata di scienze umane e lettere classiche, lavora, attualmente,
a tempo indeterminato, presso la Segreteria Scolastica della
Direzione Didattica 2° Circolo di Piombino.
Amante del trekking, del mondo della montagna ed in breve di
tutto ciò che è Natura, presenta, con piacere,
questo suo primo lavoro. |
|
Educare al pensiero nella scuola dell'infanzia
e primaria |
Questo breve lavoro si propone di illustrare un progetto didattico
di Educazione al Pensiero nella Scuola dell'nfanzia e nella Scuola
Primaria.
Fare filosofia è proprio questo: cercare di sviluppare
un atteggiamento mai passivo nei confronti di quanto ci circonda.
Tale attitudine è tanto più consapevole, producendo
pensieri e ragionamenti complessi, logici e articolati quanto
più il soggetto pensante è stato facilitato nell'esercizio
di tali operazioni.
La presentazione di questo breve volumetto mira a sostenere l'idea
per cui ognuno di noi, a partire dall'essere bambino, è
un filosofo o un filosofo in erba nella misura in cui pensa,
organizza pensieri e li elabora dettati all'ancoraggio dell'azione.
In tal senso sarebbe fuori luogo proporre all'attenzione di bambini,
alcuni dei quali davvero piccoli, il linguaggio tecnico della
filosofia, la presentazione di correnti o la lettura commentata
di autori. Non lo è, invece, renderli partecipi e consapevoli
ad un dialogo critico e costruttivo, partendo da un contesto
motivante, dove ciascuno può essere portavoce e sostenitore
di una posizione che anima il confronto. Riscoprire il dialogo
reciproco e rispettoso delle posizioni altrui è l'auspicio
di questo lavoro. Solo il rispetto del nostro ruolo potrà
creare buoni cittadini e una società più equa. |
|