HAKELDAMA |
Giorgio Scapigliati Serafini |
Pagg. anno 2007 7,00 |
ISBN 978-88-902220-9-1 |
Collana Echinos prosa |
|
|
LAutore ha da sempre intuito lesistenza di altri
livelli di coscienza
non soggetti alle limitazioni biologiche cercando di
soddisfare il suo bisogno di trascendenza. In questa antologia
egli instaura un vero dialogo con la propria coscienza. Balza
agli occhi come sia il comportamento menzognero ed egoistico
del genere umano a ferirlo nel profondo, oltre la soglia
della propria intimità di pensiero... ciò in quanto
animato da
quellamore universale che anela la perfezione ed il veder
sempre espressa la parte migliore di ognuno. Da questa sofferenza
nasce la necessità di indossare una maschera
nei rapporti
con gli altri, quasi a voler evitare il contatto diretto con
quel mondo mendace e foriero di patimenti. La necessità
di
comunicare gli intimi pensieri, il proprio amore, i sentimenti
lo
spinge ad esprimersi con accurato ermetismo. La formazione
del Nostro è tale da consentirgli di approfondire lo studio
delle
origini del pensiero e dell operato, ricercando la linea
che
separa il bene dal male, il vero dal falso, il reale dallillusorio,
costringendolo a grandi sofferenze per essere estremamente
severo ed impietoso verso sé stesso, facendolo sentire,
lui uomo
del mare, passeggero di una barca che sta avanzando in
una notte di tempesta, trovandosi ora nel punto più profondo
tra due onde gigantesche, dove tutto è buio, lorizzonte
sembra
perduto... e la speranza vacilla; ora sulla cresta dellonda
a
intravedere lambìto Porticciolo, protetto da quella
scogliera
che rende le acque eternamente calme, dove ognuno può
rispecchiarsi per vedere o far vedere lIo quale in realtà
è,
senza maschere né timori: luogo in cui ogni marinaio può
gettare
la propria àncora.
Massimo Ciampolini |