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 La Pagina di :Giuseppe Masala

 
 Giuseppe masala :sensi al confino

 Ci sono luoghi che si possono attraversare, Sono spazi senza vie, piazze, fermate di bus, passaggi pedonali... Sono luoghi di mezzo tra la realtò fuori e la vita dentro, tutti fuori e tutti i dentro possibili. Mondi sospesi che non comunicano pur essendo prossimi, al confine tra "muro e fiume" .

Pubblicare le poesie di Giuseppe Masala, vuol dire dubitare, creare comprensione nello sforzo di vedere dall'altra parte, cercando di capire le ragioni dell'altro. Non per condividerle, ma nemmeno per giudicarle. Il futuro è sempre alla porta. Le cause dei conflitti che attaversano la vita degli altri stanno anzitutto dentro di noi.

 

giuseppe masala :Sensi al confino euro 9,00
 
 
 


La Bancarella Editrice
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Poesie dal carcere.

 Dall'intoduzione del prof. Pablo Gorini

Questa silloge, che consta di quarantadue poesie, tutte abbastanza brevi, qualcuna brevissima, dimostra, da parte dell'autore, un 'evidente propensione per la lirica asciutta, sintetica che, in taluni casi, assume il carattere quasi epigrammatico di una sentenza secca, lapidaria.
La lettura che ne consegue, fatta in rapida sequenza, guidata esclusivamente dai titoli che, però, non alludono a nessuna scansione precisa, a nessun ordine voluto, rischia di essere fuorviante: presi dal ritmo facile, dalla musicalità accattivante che assume spesso la cadenza della filastrocca, della cantilena, della favola in versi, al primo impatto si finisce per far poco caso al messaggio forte che è sotteso ad ogni lirica e che appare ulteriormente stemperato e, talvolta, sembra collidere con l'apparente normalità del lessico.
Ma, a ben vedere, il contrasto produce un suggestivo effetto di straniamento e la parola "comune", usata in quel contesto, si carica di un forte valore evocativo. E' diffcile, in ogni caso, varcare le frontiere dei sentimenti più intimi, carpire anche minimi frammenti di verità, con il rischio oggettivo di attribuire all'autore una congerie di significati e (o) sovrasensi che vadano oltre le sue reali intenzioni.
Non sembra esserci, infatti, nessun intento narrativo, tradizionalmente inteso, ma esiste, in realtà, una vicenda complessa che non emerge attraverso sequenze cronologicamente e logicamente articolate, bensì sotto forma di impressioni rapidissime, di flash istantanei che accendono barlumi di luce sui frammenti sparsi di una vita.
Sono, a ben vedere, scampoli di un discorso esistenziale che, normalmente, sarebbe confinato in una sfèra personale, privata, pensieri che, in quanto dichiarati solo a se stesso, seguono un percorso tutto proprio, senza un vero filo conduttore ne' un organizzaione rigorosamente consequensiale.
Pensieri solo in apparenza '"in libertà" dato che trovano il loro coagulo in un.... segue nel libro