Il laboratorio dei nuovi scrittori

 Stefano diciottenne Genova

 Buongiorno!Vorrei volgere a vostra rispettabile visione questo testo da me prodotto,nell’utopistica speranza di poter avere un futuro come scrittore. Io sono Stefano,un diciottenne di Genova,vicino alla maturità,con molti complessi e poche convinzioni.Spero che gradiate il tutto. In fremente attesa di una vostra risposta,vi propongo lo scritto:

Mi ritrovo qui.Davanti ad uno schermo bianco.Ci sono tante cose da scrivere.Ma qual è la prima?Scelta difficile,discriminante,forse esiziale.Già.Gli stimoli sono finiti,forse ne rimane giusto un barlume per far girare rotelle cerebrali verosimilmente arruginite cercando di sfornare un unisono accettabile.Probabilmente hanno ragione gli altrui sguardi,sono solo un provocatore disadattato rompipalle bisognoso di calmanti e scosse risvegliatrici.Sarà,ma sento il bisogno di aprire un qualcosa di bianco e di cominciare a scrivere.Scrivere di un disagio ineluttabile,di DICIOTTO anni passati in discesa libera verso la tristezza,verso il rifiuto incontrovertibile nei confronti una società stomachevole e frivola e borghese e pop e allineata e intontita e ricolma di luoghi comuni e.... Una massa di gente anonima e insulsa,che corre a casa a vedere i reality,che non è razzista ma è meglio se gli arabi se ne stanno a casa loro,che dio esiste perchè bisogna credere in qualcosa,che i manifestanti sono il male del paese,che il rigore non c'era,che non lo conosco ma siccome è vestito diversamente mi sta sul cazzo... Come fare a stare in mezzo a questa masnada di endofiti erranti e non essere schifati,non disperarsi, fregarsene?Una qualità agognata e per me irraggiungibile. Magari essere un truzzetto,un ingenuo,uno che il mondo è bello perchè lo dice la pubblicità,uno che léggere fa schifo,uno che hai visto cosa ha detto il fiero del g.f.?. Un inconsapevole,insomma. Invece,nada.La mia mente masochista non accetta accomodamenti e si strugge per il cancro sociale.Manie di protagonismo?Non penso proprio. La superficialità e la totale ignoranza del mondo intorno non fanno che creare in me gabbie freudiane,prigioni senza via d'uscita,il sole è una visione utopistica. La soluzione?Sinceramente non la intravedo,eludere questa enorme e profonda voragine mi appare impensabile. E allora che fare?Suicidio?Naa,troppo coniglio e troppo complicato,lascerei squarci in anime innocenti.Abbandonare il corpo e stare ad aspettare?Via d'uscita ottimale,ma impraticabile,l'irrequietezza non dà scampo. Si tira avanti,come si suol dire.Male,molto male.Si cercano persone che possano comprendere te e le tue disilluse visioni,persone che possano dare un minimo di consapevolezza e l'idea che non si sia da soli in questa valle di lacrime.Ma il sollievo è momentaneo,non si possono occupare 24 ore con tale attività.Anzi.Bisogna pensare alle opportunità che questa vita MERAVIGLIOSA ci offre,bisogna essere efficienti,bisogna rendersi vendibili nel mercato del lavoro,bisogna essere produttivi,bisogna andare a scuola per conquistarsi un rampante posto di lavoro,bisogna che ti inculchino la loro inumana mentalità,bisogna che ti convincano che sei una macchina per ricchezza,che devi lavorare per gratificarti,e più lavori meglio è,neanche un minuto fermo a ragionare mi raccomando!,e inesorabilmente tutti fanno propri questi ragionamenti,e passi la vita in coda alle poste,sul tram,in buchi chiamati aule scolastiche,nei supermercati,ecc ecc,attorniato da imbecilli che come pensiero più alto hanno se comprare stracchino o mozzarella,che vivono la giornata nell'attesa di posare il culo davanti a uno schermo per essere addormentato da una manica di idioti vestiti a festa che ti insegnano come sorridere forzatamente,che ti convincono che tutto è stupendo,che insomma ti fanno riposare in pace e ti fanno avere qualcosa di cui parlare,chè stare in silenzio è reato mortale,stare muti è peccato mortale. E tutti a proporti gli stessi dogmi,non hai visto la tele ieri sera?e cosa hai fatto?!?,non credi in dio?ma come fai ad andare avanti!!!,non tifi per la nazionale italiana???sei una mela marcia!,leggi libri impegnati?ma non hai un cazzo di meglio da fare?!,lasciandoti solo con le tue domande che non avranno risposta,che continueranno ad accrescere il tuo senso di inadeguatezza a vivere,a sopportare tali meschini costumi,tali accomodanti giochetti... Alla fine della fiera,sono loro ad avere la coscienza a posto,convinti di far parte di una cosa favolosa,di essere utili alla società con il proprio lavoro,con i propri vestiti all'ultima moda,con i loro sorrisi forzati,con la loro invisibile cecità. Mentre io e pochi altri ci limitiamo ad un unico interrogativo che ci perseguita senza soluzione di continuità:ma perchè?
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