All'alba tutto è ormai pronto e le campane suonano a martello, e verso il bel Piombin la gente varca. . Dato che fu il segno dell'assalto - narra il Facio - i soldati del re dalla parte di terra spintisi con grande impeto nel fosso, cominciarono a salire per le mura; dalla parte del mare le navi da carico, con gran forza si fecero sotto più che potevano al sicuro non lontano dalla Rocchetta a mare, calati dalle poppe i fanti per dar passaggio fino alle mura, e i marinari sbarcati dalle galere si avanzarono anch'essi sotto le mura, incutendo in più modi terrore ai difensori. Da ogni parte si combatteva con accanimento, e benché molti venissero ributtati dalle mura, appena riavutisi tornavano all'assalto, tanto più animosamente in quanto si combatteva sotto gli sguardi del re. |
Diorama della battaglia di Piombino a cura di Luciano Giannoni & C. Al Castello di Piombino in occasione della uscita del libro; 'L'assedio di Piombino del 1448 (Foto Henry) |
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