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EAN 9788866152729

IL COMMISSARIO STECCA
Elbano Braschi
pp. 64 anno 2024 € 9,50
Collana Gialli & Thriller n. 5

 

 

 

 

 

IL COMMISSARIO STECCA

Elbano, con questo libro giallo, ritorna in libreria per il piacere degli amanti del genere che troveranno tra queste pagine l'emozione del suspense del mistero e dell'imprevisto.
Il personaggio principale è uno strano commissario dalla presenza massiccia, amante de l fumo, pessimo guidatore e suonatore di tromba, tanto che viene per questo nominato dagli amici “Stecca”.
La storia si svolge in un non ben identificato paese, i protagonisti sono coinvolti in una faida familiare tra invidie sospetti e omicidi.
Stecca riuscirà a risolvere il caso? Leggete e lo saprete.

... All'uscita della chiesa, una pioggia di petali e applausi avvolsero il cielo e gli sposi. Ci fu un farsi largo tra la folla per abbracciare, baciare gli sposi. Anche un curioso di passaggio cercò di farsi largo, ma lei, la sposa lo respinse violentemente, insultando lo anche pesantemente, perché, disse, scusandosi con i presenti emanava un odore da togliere il fiato.
Gli sposi, tra due ali di folla scesero la scalinata della cattedrale. I petali si dispersero nel vento della nuova primavera, e con loro le voci: “VIVA, VIVA GLI SPOSI! !” Il cocchiere in alta uniforme attendeva gli sposi, in tal modo era addobbata anche la carrozza della nuova regina, addobbati in alta uniforme erano anche le sei coppie di cavalli bianchi. Nel parco del castello Delgado si sarebbe festeggiato il matrimonio.
***
Prima che la carrozza varcasse il cancello dal sottobosco si senti colpi d'arma da fuoco. Un folto nugolo di uccelli si alzarono in volo, i cavalli presero il galoppo. Lo sposo cadde nel vestito della sposa in una pozza di sangue. Il cocchiere fu disarcionato dalla carrozza e volò nelle acque del ruscello che costeggiava il viale che conduceva al castello, i cavalli si fermarono quando travolsero anche la torta nuziale. L'avvocato fu trasportato all'ospedale di San Lea, la sposa miracolosamente restò illesa.
***
L'attentato, per lo stupore, il clamore suscitato si propagò anche oltre i confini nazionali. Le voci inondarono per giorni e giorni tutta la città, del caso delle nozze si parlò ovunque, anche nei luoghi di culto, il circolo delle chiacchiere restò aperto anche la notte. L'atto criminale non fu rivendicato da nessuno, neanche da qualche mitomane. Chi pensò che era stato un pazzo, uno squilibrato, chi per vendicarsi di qualche torto subito dall'avvocato, c'è anche chi pensò che chiunque fosse stato aveva fatto un'opera di bene all'umanità, questo perché l'avvocato, si diceva, era l'avvocato del Diavolo.
Ma perché, perché attentare la vita dell'avvocato proprio il giorno delle nozze, perché? Questa fu la domanda che assillò il commissario Passetti. Una domanda che non trovò mai una risposta, indizi, tracce, soffiate, pedinamenti, condussero tutte in un vicolo cieco. Il caso delle nozze venne archiviato. ..

CONTINUA....

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 
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