Raffaele Giallauria, forte di esperienze critiche, che congiungono
Scienza (nello specifico Medicina) e impegno etico, filosofico,
teologico, sulla scia di una vita particolarmente ricca di fatti
e personaggi, sente di dover recare il proprio contributo, onestamente
intellettuale, emotivamente ed esteticamente letterario, a un
tema che, soprattutto negli ultimi anni, sta dividendo lopinione
pubblica mondiale, determinando scelte politiche e istituzionali
profondamente diversificate. Il motivo della cosiddetta diversità
sessuale, in particolare della omosessualità, viene analizzato
nella sua scientificità medica ma anche nelle sue risultanze
bioetiche, come espressione di un eros, ricondotto alla sua radice
di Amore, secondo una dimensione esistenziale, che strettamente
si congiunge a quella letteraria, determinando così la
bigamia del Dolore. I costanti riferimenti a una classicità,
consapevolmente attraversata e sentita, rinviano il problema
allantichità, alla primitività, e il tutto
trova la sua ambientazione più consentanea nellIsola
di Capri, anche sullonda di conosciute esperienze novecentesche,
cariche di rimandi neodecadenti (si pensi alla storia di Fersen).
Lesultanza della natura accompagna lespressione di
un eros traboccante, fatto di passione, gelosia, di mancanza
ma anche di intensa e intima presenza. Da attento analista, il
professore, nel romanzo, che si sospetta doversi identificare
con lautore, mostra una estrema conoscenza delle pulsioni
biologiche di un eros che, proprio mentre viene ricondotto a
una condizione di diversità, sembra rivendicare una sua
traboccante naturalità. Giallauria, comunque, non scade
mai nella volgarità; da Medico e Filosofo, egli mira a
dare alla recherche, che in Lettera-tura ha modo di esprimersi
con maggiore dionisicità e tragicità, un profondo
contenuto etico, ma anche e soprattutto sociale, persuaso che
molti problemi della nostra convivenza restano sulla soglia dellattesa,
perché non si conoscono e approfondiscono sufficientemente
e non possono, di conseguenza, essere risolti adeguatamente.
Di qui questo suo aperto atto di coraggio e consapevolezza, questo
suo uscire allo scoperto, nella piena maturità di una
vita e di una professione, che questi aspetti hanno necessariamente
contemplato. Le ardenti e tragiche storie dei personaggi principali
di questo romanzo, come di altri, che lo contornano e suggellano,
faranno certamente discutere, ma anche, speriamo, riflettere
sul Destino, che alluomo è assegnato e che non sempre
corrisponde alle sue aspettative. A questo elemento, imperscrutabile
ed interrogante, come in una tragedia greca, soggiacciono le
vite di uomini condannati bigamente allAmore e al Dolore.
Francesco DEpiscopo. |