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9788889971338
Tavanti Abria, Corri corri formica
robusta, p. 78 9,00 Bross., Poesia n. 8bis 2006 |
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a richiesta è disponibile la versione in e-bok pdf Ordine
E-book 5,00 |
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Il suolo su cui camminiamo è una lavagna gremita di
segni che ci tranquillizzano riconfermandoci la nostra appartenenza
a rapporti di causa-effetto a noi familiari.
Poi c'è il sottosuolo che è una dimensione più
simile a quella dell'aria che a quella della superficie della
terra.Tra cielo e sottosuolo c'è la vita reale dell'uomo
sempre minacciata e sempre relativizzata da questa fluida immensità
che la ospita e che le nega l'identità. La poesia di Abria,
vive i riflessi di questo esistere in bilico. La vita è
un punto di presenza/ e di assenza e che dalla loro interazione
la vita, tremando, produce il proprio senso nel non senso
degli automatismi rituali della vita sociale e del nulla.
Il cuore pulsante della vita vive in uno spazio-tempo sospeso
tra l'essere e il non essere. La vita si sottrae al pensiero
che vuole definirla e lascia ad esso solo ciò che è
già stato, così come il clic della macchina fotografica
consegna alla pietrificazione un attimo già passato. Si
potrebbe affermare che è vita solo ciò che si sottrae
alla definizione. Ma come l'invisibile ha bisogno del visibile
per potersi manifestare, così la vita ha bisogno di tradire
le definizioni che la rappresentano, per poter manifestare la
propria imprendibilità.
Dalla postfazione di Ennio Calabria
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