Il pianeta dopo era abitato da uno briao. ?Questa visita uì
duro poo, ma lasciò al principe piccino un
sacco di malinconia.?
O te cosa fai?, domandò al briao che stava
zitto davanti a na ollezione di bottiglie vòte
e na ollezione di bottiglie piene.?
Deh, bevo, rispose il briao co aria lugubre.?
E perché bevi?, domandò il principe
piccino.?
Mah, pe dimentia, fa il briao.
?Pe dimentia che?, l principe
piccino aveva già cominciato a compiangilo.
?Pe dimentiha che mi vergogno, dice l
briao, e abbasso r capo.?
Ti vergogni di osa?, 'l principe piccino lo voleva
aiuta.
?Deh, mi vergogno di be!, e si chetò.?
Il principe piccino se n andò perplesso. Certo,
deh, i grandi so parecchio parecchio strambi, continuava
a dissi.
A Léon Werth
Mi dispiace dave dedihato uesto libro
a un omo grande.
Ma cho un motivo serio:? questomo grande ui
è r miglior amiho he cho ar mondo.
E cho anche n antro motivo: questomo grande
ui po capì tutto, anche libri pe
bimbi.
Cho anche n terzo motivo: questomo grande ui
sta n un posto n Francia dove cha fame, e diaccio?
e ha sì bisogno desse consolato.
Se un basta, si fa che allora lo dedico ?ar bimbo chera
n tempo, uellomo grande lì.
Tutt i grandi so stati prima piccini. (Ma poi
se ne riordano). Sicché
riaggiusto la mi dedia:
A Léon Werth quandera piccino.
Il Piccolo Principe vanta numerose traduzioni, e da oggi lo
possiamo leggere anche nel dialetto della Val di Cornia grazie
a Francesca. Un dialetto che vanta un numeroso vocabolario e
che ancora è parlato in questa zona specialmente dai più
anziani.
Ne risulta un operazione di recupero culturale molto importante
e nello stesso tempo piacevole per chi si appresta alla lettura. |