DALLA GUERRA ALLA RICOSTRUZIONE DELL'ILVA DI PIOMBINIO
"Diario" e documenti (1939-1948)
Raffaello Perna
pp. 118 Ft. 17x24 , anno 2020 , 1o,00 ill B/N
EAN 9788866152149
Collana Diari & Biografia n. 3 |
Lattrazione della città industri-alizzata
era forte negli anni Venti del 900. Così la famiglia
Perna decise di trasferirsi dal borgo nativo di Campagnatico
(Gr) alla città sideurgica di Piombino. Lesigenza
di far proseguire gli studi allunico figlio maschio (classe
1914) era forte, al pari della prospettiva di una paga certa
che quindicinal-mente sarebbe entrata in famiglia. Terminata
la scuola, il giovane Raffaello ebbe lopportunità
di impiegarsi nello studio dellavvoca-to Nesi, in via Fragola
(oggi Lom-broso). Fu una vera e propria scuola di apprendimento
della realtà piom-binese degli anni Trenta. Intanto la
Magona diventava un mito, lIlva tirava, e per
un ventenne era difficile sfuggire a quel richiamo. Nel 1936
iniziò quindi loccupa-zione presso lo stabilimento
ILVA al quale lAutore di questo Diario rimase legato per
i successivi 38 anni vivendo le vicende cruciali della guerra
e della ricostruzione, come riportate in questo volumetto
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DALLA GUERRA ALLA RICOSTRUZIONE DELL'ILVA
DI PIOMBINIO "Diario" e documenti (1939-1948) |
Il caos tragico generato dallarmistizio dell8
settembre 1943 coinvolse anche lILVA di Piombino. Gli occupanti
tedeschi iniziarono la procedura di smantellamento degli impianti
produttivi e il loro trasferimento verso nord. Gli operai coinvolti
erano consapevoli del valore dei mezzi di produzione dai quali
dipendeva il loro futuro lavoro, così molti si rifiutavano
di collaborare e preferivano abbandonare la fabbrica. Al passaggio
del fronte, la società decise di procedere al licenziamento
collettivo. Dopo la liberazione della città, iniziò
subito lopera di pulizia e bonifica dello stabilimento
per consentire la ripresa delle attività. Gli operai accorsero
volontariamente e accettarono il sistema del cottimo collettivo
per accelerare la messa in marcia degli impianti.
Ferveva intanto lattività di rinnovamento dei rapporti
industriali. Il primo organismo rappresentativo che iniziò
a funzionare fu la Camera del lavoro alla quale furono demandate
le questioni più complesse, come quella del criterio di
riassunzione dei lavoratori. Seguirono le commissioni interne,
i comitati di gestione, quindi i sindacati. Anche la politica
avviò la nuova stagione repubblicana con le elezioni comunali
del 1946 e linsediamento del sindaco Villani democraticamente
eletto. Iniziava così quel mondo nuovo che
apriva la grande stagione della siderurgia piombinese del dopoguerra.
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Ai primi di Maggio 1945, quando oramai la guerra poteva dirsi
terminata, Perna si pone una serie di tre domande che suonano
come il suo testamento morale.
Sapranno i popoli, sia vinti che vincitori, trarne i dovuti
esempi ed incamminarsi decisamente verso la giusta via? Sapranno
gettare delle solide fondamenta per assicurare finalmente un
po di benessere allumanità? È tornata
veramente la pace nel mondo od è soltanto una parentesi
più o meno lunga per precipitare nuovamente
in una nuova guerra? Sarà possibile la pace solamente
se la parola Libertàsarà applicata ai popoli che
da tanto tempo laspettano e se forze sotterranee legate
ad interessi predominanti non interverranno per strozzarla in
nome della democrazia
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