Cè sempre unidea alla base di un progetto
da realizzare, cè sempre una motivazione che ha
contribuito alla formazione dellidea, cè sempre
una passione a sostenere lidea e una consapevolezza dellimportanza
della realizzazione del progetto che segue lidea.
Un percorso questo che rispecchia esattamente ciò che
ha dato vita a questa pubblicazione e alla mostra cui essa è
strettamente collegata.
Passione iniziale, condivisa dai bibliotecari e dagli storici
curatori del progetto, motivati dalla voglia di far
conoscere a tutti, nella sua più ampia identità,
la Biblioteca comunale della Ghisa di Follonica, che è
una, ma di anime ne ha due: è una Biblioteca pubblica,
moderna ed amichevole, frequentatissima e amata, ma è
anche una Biblioteca storica particolare, per la preziosità,
la varietà, lunicità delle decine di migliaia
di documenti per lo più legati alla storia del 900,
conservati nelle Sale al primo piano, nelle sale Periodici, nellEmeroteca,
visibili al pubblico solo attraverso i cataloghi.
E dalla passione lidea: scegliere e mettere in mostra anche
solo cento documenti, uno per ogni anno di storia del secolo
scorso, quali testimonianze depoca di eventi storici emblematici,
per tentare di delineare un percorso storico lungo quanto questo
ultimo secolo breve, come lo ha definito Hobsbawn,
che lo racchiude tra il 1914 e il 1989.
Infine il progetto da realizzare: la scelta di un periodo allargato
rispetto a quello di Hobsbawn, ovvero dal 1900 al 2000, per percorrere
centanni di storia, anzi cento e uno, visto che la discussione
su quale anno chiuda od apra un secolo non si è ancora
conclusa. Quindi, lindividuazione di una serie di eventi
storici per ciascun anno, la scelta di un unico evento per ogni
anno, quello più significativo, più curioso, più
divertente e la ricerca del documento più rappresentativo,
quello forse introvabile, raro, che di quel fatto, di quellanno
fosse testimonianza qualificata.
La realizzazione del progetto si è svolta tutta nelle
sale, negli armadi, sugli scaffali della Biblioteca speciale,
ricercando nei fondi storici, politici, composti di decine di
migliaia di volumi, nelle carte degli archivi del 900 che
occupano le pareti di tre sale, nelle Sale Periodici, nellEmeroteca
(collocata in un grande edificio esterno alla sede centrale),
nelle oltre 5.000 testate tra quotidiani e seriali.
La consapevolezza dellimportanza di questa ricerca finalizzata
a dare dimostrazione, attraverso un minimo campione di documenti,
della complessità di questo patrimonio ancora in buona
parte da conoscere e valorizzare, ha consentito la realizzazione
del progetto.
Una parte dei documenti che compongono questo patrimonio, prevalentemente
acquisito dalla lungimirante direzione della Biblioteca negli
anni 70-90, così come dalla stessa selezionati tra i più
significativi e rari, si possono ricercare nel catalogo cartaceo
composto fino a tutto il 1996.
Con lavvio delle procedure informatiche, dal 1997, sono
stati catalogati e quindi resi visibili agli utenti anche attraverso
Internet, i principali fondi storico-politici, oltre 2.000 testate
di riviste e quotidiani (con priorità per le collezioni
più consistenti o complete), sono stati riordinati e ne
è stato pubblicato linventario, Archivi sindacali
(Camera del lavoro di Grosseto), atti di procedimenti giudiziari
legati alla storia locale (Disastro della Miniera di Ribolla)
e alla storia politica nazionale (Processi politici degli anni
50 e 60 dellArchivio di Solidarietà
Democratica), si sono stesi elenchi di consistenza di archivi
politici, pubblici e privati.
È stato un lavoro impegnativo che ha dato vita ad una
mostra unica e a questa pubblicazione che è testimonianza
di quella passione da cui tutto ha avuto inizio.
Un lavoro che non avrebbe potuto completarsi senza laiuto
di Massimo Babboni, Mauro Chelini, Enrico Serafini, Leonardo
Baiocchi, Vanessa Manazzale, Claudia Mori e Roberto Sabatelli,
ai quali va un grazie di cuore.
Consapevoli che la mostra e la pubblicazione si sarebbero potute
comporre in mille modi diversi, perché infinite le combinazioni
di eventi da scegliere e numerosissimi i documenti ad ogni evento
legati, ci auguriamo di aver aggiunto un piccolo contributo che
possa far conoscere ed apprezzare laltra anima più
nascosta e ancora in gran parte da scoprire, della Biblioteca
follonichese, spesso considerata solo per la sua
anima più visibile, di biblioteca comunale vivace e stuzzicante.
Miria Magnolfi direttrice Biblioteca di Follonica (Gr) |