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9788889971420 Arrigoni Tiziano, Pizzetti Mariella, Leggere il Novecento p. 164 ill. € 25,00 Bross., Cataloghi e mostre n. 1 2008.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Leggere il Novecento (Biblioteca di Follonica)

 

C’è sempre un’idea alla base di un progetto da realizzare, c’è sempre una motivazione che ha contribuito alla formazione dell’idea, c’è sempre una passione a sostenere l’idea e una consapevolezza dell’importanza della realizzazione del progetto che segue l’idea.
Un percorso questo che rispecchia esattamente ciò che ha dato vita a questa pubblicazione e alla mostra cui essa è strettamente collegata.
Passione iniziale, condivisa dai bibliotecari e dagli storici curatori del progetto, motivati dalla “voglia” di far conoscere a tutti, nella sua più ampia identità, la Biblioteca comunale della Ghisa di Follonica, che è una, ma di anime ne ha due: è una Biblioteca pubblica, moderna ed amichevole, frequentatissima e amata, ma è anche una Biblioteca storica particolare, per la preziosità, la varietà, l’unicità delle decine di migliaia di documenti per lo più legati alla storia del ‘900, conservati nelle Sale al primo piano, nelle sale Periodici, nell’Emeroteca, visibili al pubblico solo attraverso i cataloghi.
E dalla passione l’idea: scegliere e mettere in mostra anche solo cento documenti, uno per ogni anno di storia del secolo scorso, quali testimonianze d’epoca di eventi storici emblematici, per tentare di delineare un percorso storico lungo quanto questo ultimo “secolo breve”, come lo ha definito Hobsbawn, che lo racchiude tra il 1914 e il 1989.
Infine il progetto da realizzare: la scelta di un periodo “allargato” rispetto a quello di Hobsbawn, ovvero dal 1900 al 2000, per percorrere cent’anni di storia, anzi cento e uno, visto che la discussione su quale anno chiuda od apra un secolo non si è ancora conclusa. Quindi, l’individuazione di una serie di eventi storici per ciascun anno, la scelta di un unico evento per ogni anno, quello più significativo, più curioso, più divertente e la ricerca del documento più rappresentativo, quello forse introvabile, raro, che di quel fatto, di quell’anno fosse testimonianza qualificata.
La realizzazione del progetto si è svolta tutta nelle sale, negli armadi, sugli scaffali della Biblioteca “speciale”, ricercando nei fondi storici, politici, composti di decine di migliaia di volumi, nelle carte degli archivi del ‘900 che occupano le pareti di tre sale, nelle Sale Periodici, nell’Emeroteca (collocata in un grande edificio esterno alla sede centrale), nelle oltre 5.000 testate tra quotidiani e seriali.
La consapevolezza dell’importanza di questa ricerca finalizzata a dare dimostrazione, attraverso un minimo campione di documenti, della complessità di questo patrimonio ancora in buona parte da conoscere e valorizzare, ha consentito la realizzazione del progetto.
Una parte dei documenti che compongono questo patrimonio, prevalentemente acquisito dalla lungimirante direzione della Biblioteca negli anni 70-90, così come dalla stessa selezionati tra i più significativi e rari, si possono ricercare nel catalogo cartaceo composto fino a tutto il 1996.
Con l’avvio delle procedure informatiche, dal 1997, sono stati catalogati e quindi resi visibili agli utenti anche attraverso Internet, i principali fondi storico-politici, oltre 2.000 testate di riviste e quotidiani (con priorità per le collezioni più consistenti o complete), sono stati riordinati e ne è stato pubblicato l’inventario, Archivi sindacali (Camera del lavoro di Grosseto), atti di procedimenti giudiziari legati alla storia locale (Disastro della Miniera di Ribolla) e alla storia politica nazionale (Processi politici degli anni ’50 e ’60 dell’Archivio di Solidarietà Democratica), si sono stesi elenchi di consistenza di archivi politici, pubblici e privati.
È stato un lavoro impegnativo che ha dato vita ad una mostra unica e a questa pubblicazione che è testimonianza di quella passione da cui tutto ha avuto inizio.
Un lavoro che non avrebbe potuto completarsi senza l’aiuto di Massimo Babboni, Mauro Chelini, Enrico Serafini, Leonardo Baiocchi, Vanessa Manazzale, Claudia Mori e Roberto Sabatelli, ai quali va un grazie di cuore.
Consapevoli che la mostra e la pubblicazione si sarebbero potute comporre in mille modi diversi, perché infinite le combinazioni di eventi da scegliere e numerosissimi i documenti ad ogni evento legati, ci auguriamo di aver aggiunto un piccolo contributo che possa far conoscere ed apprezzare l’altra anima più nascosta e ancora in gran parte da scoprire, della Biblioteca follonichese, spesso considerata “solo” per la sua anima più visibile, di biblioteca comunale vivace e stuzzicante.
Miria Magnolfi direttrice Biblioteca di Follonica (Gr)

 
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