Cosa significava essere bambini ebrei in Italia alla fine
degli anni Trenta, dopo le leggi razziali, e soprattutto durante
la guerra? Abbiamo cercato di rispondere a questa domanda partendo
da un osservatorio particolare, quello dell'orfanotrofio israelitico
di Livorno, un'istituzione benefica della Comunità Ebraica
Livornese in cui convergevano bambini bisognosi (non necessariamente
orfani) da varie zone d'Italia, in particolare dall'Italia centrale
e settentrionale, con una particolare attenzione a Livorno.
Abbiamo seguito le vicende dei bambini e dei ragazzi che durante
la guerra, in seguito ai bombardamenti, furono sfollati in una
sorta di "succursale" dell'orfanotrofio nel paesino
di Sassetta, in un angolo sperduto e pacifico delle colline maremmane,
un sorta di rifugio in mezzo al bosco. Qui i bambini vissero
fino alla liberazione, in una dimensione sospesa del tempo. Tuttavia
esisteva sempre il pericolo incombente di essere deportati, pericolo
che corsero quando in una giornata di aprile del 1944 furono
avviati verso il campo di concentramento di Fossoli, anticamera,
per molti ebrei italiani, dei terribili campi di sterminio nazisti.
Per una fortuita circostanza (un attacco aereo) e per la solidarietà
della popolazione locale, il viaggio verso la morte terminò
presto, nella stazioncina di Vada. La vicenda era nota grazie
anche ad alcuni studi (in particolare lo studio di Paola Lemmi
ed almeno un numero dei "Quaderni Vadesi", piccola
ma preziosa pubblicazione di Vada), ma noi abbiamo voluto ricostruire
le storie che avevano portato i bambini nell'orfanotrofio, storie
complesse come sono spesso le vicende ebraiche, che ci hanno
portato in altre parti d'Italia e d'Europa.
Da storia nasce storia si potrebbe dire e questa è una
che ne contiene molte, tanto che, come abbiamo cercato di indagare
il prima, così abbiamo cercato di indagare il dopo. Cosa
era successo ai bambini dell'orfanotrofio dopo la guerra? Il
percorso ci ha portato dalla Toscana nelle vicende del mondo
più grande, fino in Israele dove abbiamo ritrovato le
tracce e le testimonianze dei figli dei nostri piccoli protagonisti,
così come a Livorno dove sopravvive la memoria di questo
evento. Abbiamo toccato la storia europea degli ultimi ottanta
anni con tutto il suo carico di tragedie e di speranze per arrivare
agli inizi del nostro secolo altrettanto complesso.
In questo lungo viaggio ci hanno accompagnato personaggi per
noi preziosi che vogliamo ringraziare:
Luciana Bassano, Ugo Bassano, Laura Gerstenfeld, Gabriele
Bedarida, Jonathan Bello, Shauli Nizan, Ilan Gabai, Emo Berrugi,
Roberto Caponi, Fabrizio Caponi, Vinicio Bernini, Giacomo Luppichini,
Massimiliano Pallini, Loredana Iughetti Del Gratta Gesi, Adriana
Gucci Lorenzetti, Fabrizia Lorenzetti.
Silvia Trovato
Tiziano Arrigoni |