Questa è la storia di Corrado, medico di una piccola
cittadina che sogna un mondo diverso e per questo combatte, giorno
per giorno, portandosi dietro un sogno, un grande sogno che riguarda
l'Africa, i suoi abitanti e il suo deserto...
Una storia in cui anche l'amore tra lui e Olga trova un posto
importante per sognare e sperare.
Erano i tempi in cui si valorizzava più un Camus che
un Sartre, i tempi in cui si ritardava il premio Nobel ad Ungaretti.
Erano i tempi del cannibalismo politico, i tempi in cui era permesso
rubare, assassinare ed essere mafiosi. In alto si parlava falsamente
di democrazia e di giustizia, mentre il Grande Falco moriva con
sua moglie, sulla strada, per ordine della cupola. E non era
la cupola di San Pietro, perché il Papa era in Africa
e baciava i bimbi neri prima che morissero di fame. E morivano
e continuarono a morire di fame.
Il mondo era un letamaio nel quale si sviluppavano malattie prima
sconosciute e che stranamente colpivano i ricchi invece dei poveri
e la Morte abbracciava i giovani invece dei vecchi. Le suore
giovani e carine non potevano frequentare i loro compagni sacerdoti
e questi non bevevano più il sangue di Cristo, ma Martini
Dry con gin e due gocce di limone.
Un cambiamento genetico differenziava i bimbi poveri da quelli
ricchi: i primi avevano un occhio da bimbo triste e laltro
da uomo maturo, già provato dalla vita e silenziosamente
incazzato. I bimbi ricchi avevano gli occhi azzurri come il mare,
profondi di future gioie e brillanti di spensieratezza.
I giullari della televisione avevano stancato la gente con le
loro fantasie, critiche, verità, mode. Cera sempre
meno da scoprire nei meandri dellimmaginario ed in silenzio
si sperava, seppur con timore, nella morte, per un mondo migliore.
Era il tempo in cui si dava unetà allamore,
che non aveva mai avuto età, era il tempo del razzismo
generazionale: i giovani contro gli adulti e gli adulti contro
gli anziani. Non si riusciva a dar vita ad un movimento in senso
inverso ed il disprezzo non lasciava mai il posto alla comprensione. |