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La Bancarella dal '47 al 2009

 Le nostre librerie
le librerie dove potete trovarci

 


 

 

 La Bancarella Editrice...

Nasce nel settembre 2005 per dare una risposta ai numerosi autori che chiedono di pubblicare ma non trovano risposta sul mercato. Il binomio editoria e libreria è secondo noi un binomio azzeccato perché le due attività sono complementari e inscindibili. Il libro quando è pubblicato ha bisogno della libreria per poter andare al lettore, la libreria ha bisogno del libro per poter soddisfare l'esigenza dei lettori. La nostra libreria che vive nel mondo del libro da cinquant'anni ha sentito l'esigenza di irrompere nel campo dell'editoria come hanno fatto molti librari editori, ricordiamo per tutti Ulrico Hoepli e qui vicino a noi Belforte editore. I libri non sono come le persone non bastano mai e soprattutto oggi che i grandi editori pretendono di dominare il mercato e di far leggere ai lettori ciò che vogliono loro in modo da portarli al pensiero "unico" come succede nel modo della tv dove le idee contro il potere e il governo non trovano spazio.

La nostra libreria però ha dovuto chiudere nel 2009 perché nonostante i buoni propositi non ce l'abbiamo fatta causa al mancata politica culturale dei nostri governi sia di destra che di sinistra che non hanno mai fatto una vera legge del libro in Italia, come esiste nei migliori paesi europei Francia , Spagna, Austria ecc dove lo sconto è abolito o al massimo come in Spagna è al 5% per far fronte alla concorrenza spietata dei supermercati e delle Coop.

Tale legge negli altri paesi ha fatto aumentare il numero delle librerie e abbassare i prezzi perché gli editori non avevano più bisogno di caricare i prezzi per fare poi i megasconti.

Un altro grave problema poi è quello che con la chiusura delle librerie storiche come la nostra, a Firenze hanno fatto chiudere la centenaria Libreria Le Monnier, la Marzocco e altre senza muovere un dito, poi sono ostate sostituite da altre librerie, ispirate non al servizio a cliente e all'amore alla cultura, ma solo al Business con operatori poco qualificati e senza esperienze amore per il libro. Lì i libri si vendono a metraggio secondo la formula della scuola Mauri per Librai e se in determinato tempo non "girano" vengono resi all'editore o eliminati come se fossero pomodori.

Molti nostri ex clienti si ricordano con nostalgia e dispiacere del nostro modo di fare libreria che era quello dei veri librai dicendo "purtroppo oggi non esistono più librerie ma solo contenitori di merce".

Così è in tutta Italia le ultime grandi librerie sono state chiuse a Roma senza che i nostri ministri abbiano mosso un dito.

Infine la piccola editoria è oggi ostacolata in tutti i modi, non ci sono più librai disposti a tenere i libri dei piccoli, perché occupano spazio poi c'è da fare il rendiconto.. e pensare che questi libri gli arriverebbero in deposito e non li pagherebbero finché non li venderebbero a differenza di quelli dei grandi editori.

Ma oggi in libreria regna l'ignavia come dice Dante «quei dannati che durante la loro vita non hanno mai agito né nel bene e nel male, senza mai osare una vera in idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte.»

«Fama di lor il mondo non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna

non ragionar di lor, ma guarda e passa.»

 

Non resta che la piccola editoria come arma del riscatto culturale del paese naturalmente tra alti bassi errori e mancanze ma sempre aperta a tutte le voci e pensieri. La nostra produzione sarà come lo è stata la libreria uno specchio delle opere delle qualità e delle tendenze culturali espresse dal nostro territorio e oltre, tenendo conto che grazie alla comunicazione la provincia è morta e Piombino ha le stesse possibilità di interferire nel pensiero e nella cultura del paese.

Dipenderà dall'impegno e dal sacrificio dallo studio e dalle qualità dei nostri autori poeti narratori e pensatori se Piombino potrà avere un suo ruolo nella cultura nazionale, noi mettiamo i mezzi a loro disposizione la stampa la pubblicizzazione e il nostro sito Internet per varcare i confini, la distribuzione nelle librerie nazionali attente e che vorranno collaborare a portare nuova linfa al mercato librario.


per notizie su come pubblicare vai alla pagina "Pubblica con noi"


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Bancarella editrice...  

 

Comitato di redazione

Rappresentante & Direttore e Editoriale

Stefania Stefanini e-mail stefaniastefanini@aruba.it

COLLABORATORE IN IDEE

Enrico Beni e-mail labancarellaeu@virgilio.it

 

Andrea Panerini direttore collana Opere dello Spirito e Coll. Mazziniana

e-mail andrea.panerini@gmail.com

 

Ufficio Stampa La Bancarella Editrice

 

labancarellaeu@virgilio.it

 
 

 Sabato, Marzo 04, 2006
Intervista al direttore della Bancarella Editrice-

Come Le è venuta l'idea di fondare l'editrice La Bancarella?

Certo in un mondo editoriale con ben tremila e più editori, sembra velleitario iniziare tale attività ma ogni libro è, come gli uomini, unico e insostituibile e perciò ha il diritto di esistere e di portare il suo messaggio a chi gli sta intorno. Non importa se a uno o a tanti, l' importante è essere presenti e cercare di comunicare pensieri parole ed emozioni. Sono queste che fanno il mondo e creano la cultura.

L'esperienza pluridecennale della Sua libreria ha influito sulle scelte editoriali della casa editrice?

Certamente influisce e solletica nuovi modi di fare libri e per chi farli. Per esempio non cercare di fare il best sellers ma produrre libri che sono il frutto di esperienze sentimenti e idee nate dal bisogno dello scrittore, dalle sue aspettative e dalla ricerca del confronto con il lettore.

Come è organizzato il lavoro?

L' editore deve saper ascoltare il mondo circostante, come faceva una volta, essere attento ai segnali e aiutare gli autori a rendere possibile il loro sogno di pubblicare. Naturalmente ci sono scelte da fare e anche, purtroppo, da parte degli autori, contributi economici per la stampa che verranno ripagati dal successo del libro, è un rischio che gli autori devono correre. In tutte le nostre azioni ci sono investimenti che non sempre ottengono i risultati sperati ma non per questo dobbiamo rinunciare.

Quale libro è stato fiero di aver pubblicato fino a questo momento?

I libri sono come i figli, tutti uguali nella loro diversità e ognuno può dare le sue soddisfazioni a tempo debito. In ogni caso, fin ad ora, il libro che ci ha dato una grossa soddisfazione editoriale, in quanto a richieste e a professionalità, è stato quello di Giuseppe Mazzini "L'Italia l'Austria e il Papa" curato da Andrea Panerini (che dirige nella nostra casa editrice la saggistica universitaria) e con la prefazione del prof. Zeffiro Ciuffolletti.

Cosa Le ha dato e le potrà dare - sia in senso umano che professionale - il mondo del libro?

Il mondo del libro è il mondo delle persone, tra le pagine di ogni libro ci sono persone, sentimenti e cultura. Perciò vivere tra i libri è come vivere nel mondo. E' contribuire a costruire il mondo. Il libro è sapere. Sant'Agostino diceva: Io esisto, so e voglio; esisto sapendo e volendo, so di esistere e volere, voglio esistere e sapere. (Confess. 13, 11, 12).