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EZIO BARTALINI

LA RELIGIONE DELL'UMANITA'

PAG. 68

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collana e-book n. 13

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Ma quale Religione ?
Molti non seppero quale, e pur morirono. Di fronte a costoro Mazzini rimaneva pensoso. Qualcuno adattò ai tempi la religione , materna, e trapiantò il « Dio lo vuole » nell'humus di quel secolo XIX, in cui pure germinava il Positivismo. Certo fra costoro i Fratelli Bandiera, che respinsero il prete venuto per confessarli, gli parlarono d'una religione di Libertà e d'Eguaglianza, ma poi pregarono coloro, che dovevano fucilarli, di risparmiare la testa, « fatta a imagine di Dio » .
Mazzini stesso talvolta sembra indulgere verso le forme più ingenué della religione cattolica . La verità è che per lui, senza che egli stesso ne avesse forse co­ scienza, la Religione e Dio, posti in cima d'ogni altra sua concezione filosofica, non furono poi effettivamente che un mezzo pel conseguimento d'un determinato fine morale; per questo potè ammettere con tolleranza in altri una Fede diversa dalla sua, purchè una Fede vi fosse. Quello che escludeva, e combatteva con ogni sua forza, perchè incapace di determinare le azioni disinteressate, era il Materialismo, ed è appunto nei passi polemici contro i materialisti che si ha la prova di questa sua inconsapevole subordinazione della Religione all' azione morale. la fede individuale non basta; occorre la fede sociale, la fede dei popoli ( creatrice della vittoria)
« Sì, manca la fede ai popoli; non la fede individuale, creatrice dei martiri, ma la fede comune, sociale, creatrice della vittoria: la fede che suscita le moltitudini, quella fede nei propri fati, nella propria missione, nella missione dell'Epoca che illumina e scote, prega e combatte, e inoltra senza tema sulle vie di Dio e dell' Umanità, colla spada del popolo nella destra, colla religione del popolo in core, coll'avvenire del popolo nella mente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 

 

 

Ma quale Religione °?
Molti non seppero quale, e pur morirono. Di fronte a costoro Mazzini rimaneva pensoso. Qualcuno adattò ai tempi la religione , materna, e trapiantò il « Dio lo vuole » nell'humus di quel secolo XIX, in cui pure germinava il Positivismo. Certo fra costoro i Fratelli Bandiera, che respinsero il prete venuto per confessarli, gli parlarono d'una religione di Libertà e d'Eguaglianza, ma poi pregarono coloro, che dovevano fucilarli, di risparmiare la testa, « fatta a imagine di Dio » .
Mazzini stesso talvolta sembra indulgere verso le forme più ingenué della religione cattolica . La verità è che per lui, senza che egli stesso ne avesse forse co­ scienza, la Religione e Dio, posti in cima d'ogni altra sua concezione filosofica, non furono poi effettivamente che un mezzo pel conseguimento d'un determinato fine morale; per questo potè ammettere con tolleranza in altri una Fede diversa dalla sua, purchè una Fede vi fosse. Quello che escludeva, e combatteva con ogni sua forza, perchè incapace di determinare le azioni disinteressate, era il Materialismo, ed è appunto nei passi polemici contro i materialisti che si ha la prova di questa sua inconsapevole subordinazione della Religione all' azione morale. la fede individuale non basta; occorre la fede sociale, la fede dei popoli ( creatrice della vittoria)
« Sì, manca la fede ai popoli; non la fede individuale, creatrice dei martiri, ma la fede comune, sociale, creatrice della vittoria: la fEde che suscita le moltitudini, quella fede nei propri fati, nella propria missione, nella missione dell'Epoca che illumina e scote, prega e combatte, e inoltra senza tema sulle vie di Dio e delL' Umanità, colla spada del popolo nella destra, colla re­ ligione del popolo in core, coll'avvenire del popolo nella mente (1).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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