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EAN 9788866152866
IL PECCATO DI ESSERE
NATA DONNA
Figure testi per i diritti femminili fra Sette e Ottocento
Giulia Marmugi
pp. 102 ill. f.to A5 anno 2024 10,00
Collana Saggi & Studi n. 40 |
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Nel Settecento in Europa le donne godevano di una determinata
libertà: le ragazze di buona famiglia,
contrariamente ai tempi passati, Medioevo o Rinascimento, avevano
più occasioni per valicare la soglia di casa. Se prima
potevano essere intraviste quasi esclusivamente durante le funzioni
religiose, nel XVIII secolo erano ammesse a partecipare ai ricevimenti,
ai concerti, alle messe in contesti differenti: Francia, Gran
Bretagna e Italia, in particolar modo Venezia. Queste famose
donne scrissero i manifesti dello
emancipazionismo femminile, che ci servono come fondamenta per
capire il femminismo di oggi e il processo che ha portato al
riconoscimento universale dei diritti.
Grazie all'impegno e alle testimonianze di varie donne vissute
tra ilSette e Ottocento possiamo ricostruire gli eventi politici
dei secoli passati e il modo in cui la concezione della figura
femminile cambiò
durante la Rivoluzione, «il momento storico in cui la civiltà
occidentale ha scoperto che le donne possono avere un posto nella
struttura dello Stato». Soprattutto sottolinearono come
i pensieri illuministi del tempo, che presupponevano uguaglianza
e libertà, non portarono ad alcun cambiamento radicale
nel ruolo della donna. Proprio per questa mancanza di riconoscimento
dei diritti universali il Settecento fu un secolo di grande mobilitazione
femminile, che vide le donne impegnate nel farsi giustizia da
sole, entrando nelle
assemblee e affiggendo manifesti provocatori |
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