La Bancarella Editrice
Siamo al terzo millennio della storia umana e al terzo volume
di questa sensibile, stravagante psicologa, molto estroversa,
sempre ricca di nuove immagini, dalla penna sicura e caratterizzata
da un'enorme volontà di comunicare ai suoi amici lettori
le sue originali immagini e sopratutto i suoi stati d'animo.
La sensibilità di Rita Gherghi riuscirà senz'altro
a portarvi anche nel mondo della psicoanalisi e vi farà
vivere le sue stesse emozioni e, senza dubbio, voi ne sarete
coinvolti. Essendo alle soglie del terzo millennio, questo volume
sarà, per i suoi argomenti, di buon auspicio per la nostra
vita e contemporaneamente ci farà vivere le molteplici
emozioni della scrittrice, sensazioni che, a ben guardare, sono
spesso anche le nostre; servirà soprattutto di buon augurio
per una vita serena facendoci gustare di più le piccole
gioie dell'esistenza, donandoci l'equilibrio dell'animo.
Il romanzo ci fa calare nella realtà di oggi, nei problemi
della famiglia, del sociale, nella perdita, da parte dell'individuo,
della propria dimensione interiore, della propria profondità
e ci apre gli occhi alle conseguenze che tutto questo comporta
nei rapporti con gli altri. L'uomo del `900 è schiacciato
dalla solitudine dell'individualismo, dall'indifferenza che,
come dice Rita nel suo libro, ci fa troppo spesso diventare "statue
di sale", insensibili alle pene altrui o freddi calcolatori
elettronici dei propri interessi. E, forse, questo romanzo, scritto
a cavallo tra la fine del secondo e l'inizio del terzo millennio,
può essere per noi auspicio di un mondo migliore che,
pur sempre ricco di tecnologia e progresso, possa anche riacquistare
quei valori che, rinati nei nostri cuori, possano porre fine
alla crisi dell'individuo del `900. Ce lo auguriamo di cuore
per noi, per i nostri figli, per le generazioni future, per un
mondo che, privo ormai di droga, di dolore e di solitudine, possa
infine definirsi veramente "grande".
Feula Peri Alba
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