9788866150909
Gherghi Rita, IL PROBLEMA DELLA RELAZIONE
NELLA FILOSOFIA OCCIDENTALE: LIBERTA', IDENTITA', PERSONA. pp.
166 A5- Bross. 14,00 Collana Prepos n. 3 2014. |
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IL PROBLEMA DELLA RELAZIONE NELLA FILOSOFIA OCCIDENTALE: LIBERTA',
IDENTITA', PERSONA |
Libertà, identità e persona nella
loro attualizzazione sono condizione necessaria per il vivere
sane re-lazioni con se stessi, con gli altri, con il mondo. Ma
affinché l'individuo realizzi la sua vera libertà
e il suo essere persona occorre che dia alla
luce se stesso (Eric Fromm), ovvero che recuperi e riscopra
quei codici perduti che la natura ha stabilito per lui.
Ma come si recuperano quegli antichi codici?
Un'antica leggenda indiana raccontava e racconta ancora che quando
il Creatore del Tutto decise di nascondere agli uomini la propria
identità, dal momento che non riteneva sicuro alcun luogo,
come gli abissi del mare o i crepacci più nascosti delle
alte vette delle montagne, la nascose nelle profondità
dell'essere umano.
Fu questo un concetto ben chiaro già ai grandi filosofi
dell'antichità e per rendercene conto basti pensare al
conosci te stesso di Socrate.
Quegli antichi codici, nascosti nella parte più profonda
dell'io, detta comunemente anima o dimensione
spirituale, vanno riscoperti e riconosciuti a prescindere
da un qualunque contesto religioso o culturale in genere. Cercati
e riconosciuti in un contesto che sia umano e di ricerca consapevole.
Il contatto con il tu non gioca certo un ruolo secondario
in una tale ricerca.
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9788889971345 Gherghi Rita, Evoluzionismo fede e filosofia. Il
loro rapporto nel mondo contemporaneo, p. 162 ill. 15,00
Bross., Saggi&Studi n. 1 2007. |
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Evoluzionismo
fede e filosofia. Il loro rapporto nel mondo contemporaneo |
È possibile cogliere, in questo saggio dichiaratamente
interdisciplinare, dove lantropologia si incontra con la
filosofia della scienza, con la gnoseologia, con la sociologia,
con la mitologia un formidabile senso della meraviglia, un attonito
stupor per quello straordinario processo che Darwin aveva presentato
in maniera così asettica, la selezione naturale. Questo
libro si propone di esplorare le tre categorie insidiose quali
quelle dellevoluzionismo, della fede e della filosofia,
nel loro rapporto col mondo contemporaneo. Per altro avvertendo
continuamente ed onestamente - il lettore, praticamente
dalla prima allultima pagina, che il suo non è un
intento conciliatorio, che non mira cioè ad
individuare una sorta di compatibilità di fondo, giacchè
non è scientificamente sostenibile, a fronte della infinità
del processo evolutivo, la presenza di un disegno intelligente,
che, daltra parte, non può essere escluso a priori. Profilo letterario di Rita Gherghi
Rita Gherghi è dottore in Filosofia.
Ha pubblicato su quotidiani e mensili numerosi articoli riguardanti
la storia antica e medievale della Maremma e delle sue leggende.
Nel 1995 ha pubblicato La sedia a dondolo, dove affronta
alcuni temi riguardanti il disagio giovanile, caratteristico
del mondo contemporaneo; con tale libro ha vinto a Roma il premio
Aurelio Peccei, consegnatole dal P.N. Rita Levi Montalcini
e dalla pittrice romana Alba Peri Feula.
Sempre a Roma ha pubblicato Frammenti di realtà,
un libro di poesie e sensazioni e nel 2000 Profondo buio,
un romanzo che affronta in modo ampio alcuni tra i problemi fondamentali
della società contemporanea.
A Roma le è stato consegnato tra laltro un diploma
di riconoscimento per la sua attività didattica e pedagogica;
membri della commissione, tra gli altri, lattore Pino Colizzi
e la prof. A. P. Tantucci.
Ha inoltre svolto attività giornalistica e ha condotto
dirette televisive, tra cui alcune sul tema della violenza intra-familiare
e sulla condizione della donna oggi.
Ha infine curato la pubblicazione di un libro riguardante aspetti
storici, culturali e sociali sui paesi dellAmiata, facendo
anche una raccolta di ricette che caratterizzavano un tempo la
così detta cucina povera degli abitanti delle
montagne amiatine.
Ha curato il ibro postumo di Demetrio
Bianchi La Divina Commedia Versione in prosa
Dalla prefazione di VinicioSerino
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9788889971628 Gherghi Rita, Profondo Buio, p. 127 12,90
Bross., Nuovi autori s.n. 2010. |
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Profondo Buio |
Siamo al terzo millennio della storia umana e al terzo volume
di questa sensibile, stravagante psicologa, molto estroversa,
sempre ricca di nuove immagini, dalla penna sicura e caratterizzata
da un'enorme volontà di comunicare ai suoi amici lettori
le sue originali immagini e sopratutto i suoi stati d'animo.
La sensibilità di Rita Gherghi riuscirà senz'altro
a portarvi anche nel mondo della psicoanalisi e vi farà
vivere le sue stesse emozioni e, senza dubbio, voi ne sarete
coinvolti. Essendo alle soglie del terzo millennio, questo volume
sarà, per i suoi argomenti, di buon auspicio per la nostra
vita e contemporaneamente ci farà vivere le molteplici
emozioni della scrittrice, sensazioni che, a ben guardare, sono
spesso anche le nostre; servirà soprattutto di buon augurio
per una vita serena facendoci gustare di più le piccole
gioie dell'esistenza, donandoci l'equilibrio dell'animo.
Il romanzo ci fa calare nella realtà di oggi, nei problemi
della famiglia, del sociale, nella perdita, da parte dell'individuo,
della propria dimensione interiore, della propria profondità
e ci apre gli occhi alle conseguenze che tutto questo comporta
nei rapporti con gli altri. L'uomo del `900 è schiacciato
dalla solitudine dell'individualismo, dall'indifferenza che,
come dice Rita nel suo libro, ci fa troppo spesso diventare "statue
di sale", insensibili alle pene altrui o freddi calcolatori
elettronici dei propri interessi. E, forse, questo romanzo, scritto
a cavallo tra la fine del secondo e l'inizio del terzo millennio,
può essere per noi auspicio di un mondo migliore che,
pur sempre ricco di tecnologia e progresso, possa anche riacquistare
quei valori che, rinati nei nostri cuori, possano porre fine
alla crisi dell'individuo del `900. Ce lo auguriamo di cuore
per noi, per i nostri figli, per le generazioni future, per un
mondo che, privo ormai di droga, di dolore e di solitudine, possa
infine definirsi veramente "grande".
Feula Peri Alba
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Gherghi Rita, Una rosa nel deserto. La mia vita con i giovani
nella mia Maremma p. 80 ill.- 10,00 Bross., Saggi&Studi
n. 11 2012 |
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Una rosa nel
deserto. La mia vita con i giovani della mia Maremma |
Dire «la mia vita con i giovani nella mia Maremma»
non significa certo affermare che i giovani di Maremma sono diversi
dagli altri che abitano la nostra bella Italia e il resto del
mondo. I ragazzi per certi aspetti sono tutti uguali, anche se
diversi luno dallaltro, hanno tutti bisogno delle
stesse cose, di essere ascoltati, di sentirsi amati e compresi,
di sentire che dividi con loro parte di te e che tu laiuti
a trovare un senso a questa vita; loro sono ciò che noi
diamo loro la possibilità di essere.
Fare una tale affermazione significa piuttosto che il mio così
intenso rapporto con i miei ragazzi è stato per così
dire mediato da questa bella terra di Maremma e dalla mia meravigliosa
e verde montagna dellAmiata. [
] Sì, una terra
può fare da galeotto, se solo noi abbiamo la volontà
di metterci in silenzio ad ascoltare le sue voci e tanto più
sarà profondo il silenzio che riusciamo a creare in noi,
tanto più la natura ci parlerà della vita. Allora
ci dirà che un giovane aspetta da me quello che io, da
giovane, mi aspettavo dai grandi, mi prenderà per mano
per farmi capire, riflettendo, che cosa mi aspettavo, quali erano
le mie attese, mi farà capire che lei, la natura, è
vivente come me e che io sono parte integrante di lei, lei è
il tutto io una sua parte.
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9788889971802 Gherghi Rita, Vincenzo Masini La relazionalità
attraverso la storia della filosofia, p. 116 Bross., Collana
Prepos n. 1 2010. |
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La relazionalità
attraverso la storia della filosofia | Come in America...
È indubbio che viviamo oggi in unetà di
profonda crisi spirituale, sociale e politica e che tale crisi
trova il suo fondamento, tra laltro, nel definitivo superamento
delle grandi concezioni idealistiche che furono proprie della
filosofia ottocentesca. È poi innegabile che tale crisi
investe in modo non certo secondario la relazionalità
delluomo con se stesso, con gli altri e con il mondo; individualismo,
chiusura allaltro, anche allinterno delle stesse
mura domestiche, attrazione verso le fatiscenze, le illusorietà
esistenziali sono solo alcuni dei problemi che caratterizzano
la nostra realtà. La drammatica ampiezza delle questioni
poste dal mondo attuale richiede, dunque, con una certa urgenza
nuove forme educative che consentano allindividuo di affrontare
e superare i nodi esistenziali posti dal suo percorso di vita.
Diventa sempre più fondamentale linteresse antropologico
e soprattutto lanalisi delle relazioni che la persona è
in grado di realizzare, relazioni che mettano in luce la sua
dignità di soggetto capace di conoscere, volere, operare
ed amare; occorre cogliere quegli ambiti della natura umana,
quali la libertà, laffettività, lunità
di intelletto nonché la capacità di trascendere
se stessi, che più di ogni altro ambito fanno di un individuo
un uomo. Il relazionismo indica le possibili strade per comprendere
la realtà umana e induce a rivedere e rielaborare le modalità
relazionali con le quali si vive. È un cammino filosofico
di ricerca sul contingente, che parte dalla consapevolezza che
si vive in relazione con gli altri, il mondo e se stessi e che
non cè sana società senza sana relazionalità.
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9788866150596
L'IRRADIAZIONE AFFETTIVA pp. 306, A5, 18,00 coll. Prepos
n. 2 2013. |
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L'IRRADIAZIONE
AFFETTIVA | Come in America...
Il 20° Convegno di PREPOS e dei Cavalieri
di S. Valentino ha avuto come tema lIRRADIAZIONE AFFETTIVA.
Lobiettivo era quello di discutere sulle proprietà
dellAffettività e sul suo funzionamento concreto
nella vita e nelle relazioni tra persone.
L'oggetto della riflessione e degli interventi al Convegno è
stato quello di sondare le proprietà dell'Affettività
e del suo funzionamento nelle relazioni della persona umana con
se stessa, con gli altri e con il mondo. In primo luogo si è
sfatata la falsa convinzione che la coscienza nasca dall'angoscia
di morte, dimostrando come il passaggio dall'attaccamento alla
affettività sia la specifica mutazione evolutiva avvenuta
nell'Eva Africana. Poi è stato affrontato il tema del
dolore e la miscela di quest'ultimo con l'angoscia e si è
dimostrato che tale mix è all'origine di tutti i meccanismi
di potere e di oppressione.
Liberato il campo da questi due equivoci tipici della psicologia
del conflitto, si è potuto dar corpo alla teoria personologica
dell'Affettività: le proprietà auto-compiacenti
e lo sviluppo del sé, la disposizione fiduciale, l'evoluzione
delle relazioni di affinità tra persone e la capacità
di reificazione dell'affettività nei processi di azione.
Questa ultima proprietà dellirradiazione affettiva
consente di affrontare da un punto di vista assolutamente innovativo
il tema delleconomia e del lavoro e, dopo la serie di interventi
dedicati al dibattito sull'attaccamento, sulla personologia,
sullangoscia e sull'amore si è aperta unimportante
finestra sul rapporto tra affettività, economia e processi
produttivi, cercando di individuare le proprietà dello
sviluppo economico e non della crescita, del riuso e non del
consumo alla luce della quantità di affettività
contenuta nel singolo prodotto, evento o relazione. Gli interventi
si concludono con una riflessione sullo sviluppo della Consapevolezza
come ulteriore mutazione evolutiva in fieri nella persona umana
che riesce ad estendere le sue personali capacità dai
processi psicologici a quelli spirituali.
Gli strumenti teorici ed operativi sviluppati nel Convegno appartengono
alla cultura ed alla metodologia di lavoro del counseling.
Il counselor è, infatti, il professionista che mediante
ascolto attivo, sostegno e orientamento migliora le relazioni
extra - personali (nella coppia, nella famiglia, nei gruppi,
nelle formazioni sociali e nelle istituzioni) ed intra - personali
(ovvero la relazione di ogni persona con se stessa). Egli stabilisce
una relazione di aiuto con il proprio cliente, relazione che
muove dallanalisi dei problemi dello stesso, si propone
di costruire una nuova visione di tali problemi e di attuare
un piano di azione per realizzare le finalità desiderate
dal cliente (come: prendere decisioni, migliorare relazioni,
sviluppare la consapevolezza, gestire le emozioni e i sentimenti,
superare i conflitti). Per questo suo rapporto con lumano,
il counselor deve avere spiccate qualità umane, spirituali
e nobiltà danimo.
I Cavalieri di San Valentino sono unassociazione, nata
nel 1993 a Terni, dove San Valentino è il santo patrono,
per dotare di un ideale di innamoramento i gruppi di prevenzione
del disagio che, ogni anno, si riunivano a Terni il 14 febbraio
provenienti da ogni parte d'Italia. I giovani dei gruppi diventavano
Cavalieri di san Valentino nel momento in cui sceglievano di
impostare le loro scelte di vita centrate sui valori della relazione
e della solidarietà. Nello sviluppo delle metodologie
educative e relazionali e nella progressiva realizzazione del
modello del counseling personologico i convegni si sono accresciuti
di interventi, esperienze, competenze che hanno consentito la
realizzazione di migliaia di progetti di prevenzione, sviluppo
dell'affettività e della consapevolezza in tutte le regioni
italiane e in alcuni stati esteri. Nel frattempo San Valentino
è diventato il santo protettore dei counselor. |
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