EAN 9788866151661
DIARIO DI UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO |
Alfredo Romanelli |
pp. 132 F.to 21x23 Ill.108 fot B/N
anno 2018 15,00 |
a cura di Tiziano Arrigoni |
Collana i libri del mare n. 8 |
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DIARIO DI UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO |
Questa è una storia di navi militari, di azzurri profondi
degli oceani, di popoli lontani e di emigranti, di remoti scali
marittimi dove fare rifornimento di carbone e di acqua, ma inizia
in una delle città meno marittime che si possano immaginare,
Firenze, in particolare Piazza Donatello, che ha sì al
suo centro, un'isola, un' isola di terra, il Cimitero degli Inglesi.
È qui che in un giorno afoso del 1879, il 13 agosto, nacque
l'autore del diario del viaggio intorno al mondo che pubblichiamo
in queste pagine. Nacque da una famiglia della media borghesia
fiorentina di fine 800, abitava, appunto, in piazza Donatello
e questo la collocava già in uno strato sociale di un
certo riguardo, cioè i fiorentini di dentro le mura
per distinguerli da quelli di fori le mura che erano
un po più campagnoli.1
Si chiamava Alfredo Romanelli ed era il primogenito di una numerosa
famiglia di ben sei figli, giovanissimo entrò nella Regia
Marina Militare come timoniere e poi in seguito come capo timoniere.
Sicuramente era una persona curiosa del mondo, un buon lettore
(da qui anche la sua voglia di scrivere nei suoi molti diari
dei quali, purtroppo, ne è rimasto solo uno). Non sappiamo
da dove abbia tratto la sua passione per la fotografia, ma in
famiglia si ricorda ancora la presenza di una macchina fotografica
a lastre Zeiss, appartenuta ad Alfredo (e poi scomparsa). Il
certificato di timoniere lo ottenne sulla nave Sardegna
nel 1900 e a questo seguirono numerosi imbarchi su varie unità
militari. Nel frattempo si era fidanzato con una ragazza di Firenze,
Aida Leoni, figlia di Luigi, responsabile delle scuderie del
principe Demidoff, che lo aspettò durante i suoi numerosi
viaggi per mare: si sposarono nel 1909 e nel 1911 ebbero il loro
primo figlio. Purtroppo il matrimonio durò poco, Aida
morì di parto nel 1913 e per Alfredo fu trovata una soluzione
per poter crescere i bambini. Infatti sposò la sorella
di Aida, Evelina «giovane, bella, parlava correntemente
inglese, si era tagliata i capelli alla garçonne e lavorava
alla Fondiaria, una avanti insomma»: fu, nonostante tutto,
un matrimonio d'amore.
Durante la prima guerra mondiale fu assegnato all'Aviazione Navale
sulla nave di appoggio idrovolanti Elba, trasferita
a Taranto, dove intanto fra il 1915 1916 veniva costruito
anche un nuovo aeroscalo per dirigibili e aerei a Grottaglie.
Romanelli morirà prematuramente di anemia perniciosa,
all'ospedale militare fiorentino, il 4 giugno 1919 e riposa al
Sacrario Militare di Firenze. 2
Il periodo che ci interessa è quello che va dal 21 giugno
1903 al 22 marzo 1905 quando Romanelli era imbarcato sull'ariete
torpediniere Puglia in missione in Estremo Oriente.
E dopo il protagonista, presentiamo la sua nave: costruita nell'Arsenale
di Taranto nel 1893, la Puglia aveva lo scafo ricoperto
di zinco per sopportare la navigazione nei mari tropicali....
DALLA PREFAZIONE DI Tiziano Arrigoni. |