"Un'altra storia" ci racconta una filastrocca per sguardi
bambini e cuori adulti. Il C'era una volta di rito
non deve ingannare i lettori, che subito vengono trascinati in
un mondo fantastico di castelli fatati e strane creature, dove
niente è ciò che appare e dove tutto può
accadere.
Non ci sono lupi cattivi pronti a sbranare nonnine nel fitto
del bosco. Non ci sono principi che salvano fanciulle addormentate
con un bacio guaritore. Ci sono sguardi e sorrisi. Occhi, su
tutto. E risate bambine.
Le protagoniste di questa fiaba in rima sono le belle eroine
dell'infanzia che, senza paura, affrontano viaggi e prendono
decisioni ardite. Cenerentola sbuffa e brontola perché
non vuole un finale scontato, già scritto da altri. Non
vuole principi azzurri da sposare e vestiti di tulle. Cerca l'amore,
Cenerentola. E lo trova, nel buio del giardino, in due occhi
di donna che la fissano. Amore dirompente e assoluto, che tutto
rovescia e ogni cosa trasforma, come solo l'amore e la vita sanno
fare. Occhi che si incrociano in una promessa silenziosa. E gli
altri? Il mondo riuscirà a comprendere questa gioia così
grande? I bambini? Che diranno i bambini? L'amore, suggerisce
"Un'altra storia", è la risposta....
(Carla Maestrini)
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