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L'ASCESA DI PIOMBINO AL DECLINO DELLA REPUBBLICA
DI PISA
Nedo Tavera
pp. 90 anno 2021 15,00 ill. colori e B/n
EAN 9788866152408
Collana Biblioteca di Storia n. 34
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richiesta è disponibile la versione in e-bok pdf
Ordine E-book
8,00 |
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Questo volume, pur con tutti i suoi limiti di contenuto, vuole
essere un contributo alla ricerca
storica piombinese, alla quale, apre insospettate e appassionate
vie da percorrere. Se il presente testo, infatti, scuote e ribalta
molte fondamentali cognizioni storiche acquisite, è ben
lungi naturalmente dal dire quanto sarebbe necessario sull'argomento
che tratta, e tutto ciò che dice potrà, forse,
non essere esente da ulteriori messe a punto.
Piombino nel Trecento, era in una fase di pieno sviluppo commerciale
e di espansione demografica; pertanto i cittadini vi godevano
di buone condizioni economiche e sociali. Come vedremo Piombino
contava forse più di 8.000 abitanti nei primi decenni
del Quattrocento, ma dobbiamo constatare che già a cavallo
del Due-Trecento la sua consistenza demografica era eccezionalmente
alta.
Ma la Piombino tanto florida, promettente e popolosa del Quattro-Cinquecento
si ridusse ai minimi termini demograficamente nel corso del Sei-
Settecento, nei secoli del dominio dei Principi assenteisti Boncompagni
Ludovisi, tipicamente rappresentativi dell'arretrata alta aristocrazia
romana e dell'ancien régime europeo. |
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